La Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP) è intervenuta in merito all’accordo siglato da biologi e farmacisti.
La FNO TSRM e PSTRP vorrebbe essere parte integrante dell’intesa. Per questo si è mobilitata per inviare al Sottosegretario di Stato alla salute, on. Marcello Gemmato, e ai presidenti delle due federazioni una richiesta ufficiale.
Il 15 luglio scorso, La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) hanno firmato un protocollo d’intesa che sancisce la collaborazione tra farmacisti e biologi sull’esecuzione di test diagnostici con strumentazioni POCT (Point-of-Care-Testing).
In particolare, la FNO TSRM e PSTRP rimarca l’importanza del ruolo professionale dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico (TSLB). Coinvolgendo questi professionisti nel protocollo, l’intento è quello di promuovere un processo diagnostico completo e sicuro, nel rispetto delle reciproche competenze.
La FNO TSRM e PSTRP ha precisato che il ruolo dei TSLB è fondamentale per assicurare l’affidabilità dei risultati diagnostici, anche al di fuori dal laboratorio tradizionale.
La Federazione ha, inoltre, richiesto la convocazione di un tavolo tecnico ministeriale, per attivare un percorso condiviso e orientato alla sicurezza, l’efficacia e la protezione per la salute pubblica e i cittadini. Secondo i vertici della FNO TSRM e PSTRP, il tavolo tecnico dovrebbe seguire un approccio multidisciplinare, che riconosca le specificità di tutti i professionisti coinvolti.
In una nota, il presidente della FNO TSRM e PSTRP, Diego Catania, e il presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, Fabio Corbino, hanno dichiarato:
«La validità e completezza del protocollo d’intesa presuppongono necessariamente la partecipazione della nostra Federazione, in un confronto costruttivo con il Ministero della salute, allo scopo di individuare requisiti, criteri e procedure condivise, tali da garantire la sicurezza e la qualità delle prestazioni a tutela del benessere dei cittadini».


