La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) hanno sottoscritto nei giorni scorsi a Roma, un protocollo d’intesa che sancisce la collaborazione tra farmacisti e biologi per l’esecuzione dei test diagnostici ematico-capillari attraverso l’impiego di strumentazioni POCT (Point-of-Care-Testing).

L’accordo, siglato dal presidente FOFI, Andrea Mandelli, e dal presidente FNOB, Vincenzo D’Anna, e consegnato al Sottosegretario di Stato, On. Marcello Gemmato, ha l’obiettivo di assicurare il più alto livello di qualità, affidabilità e sicurezza nelle prestazioni erogate ai cittadini.

Un’iniziativa che ricalca la strada tracciata dalla nuova alleanza tra l’Ordine dei Biologi lombardi e Federfarma Lombardia.

«La firma del protocollo d’intesa segna l’avvio di una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi, volta a garantire ai pazienti la migliore assistenza possibile. Mai come in questi anni abbiamo compreso quanto sia importante fare squadra per costruire un servizio sanitario più efficiente e vicino ai reali bisogni delle persone», ha dichiarato Andrea Mandelli.

L’esecuzione dei test diagnostici POCT da parte dei farmacisti del territorio rientra tra le prestazioni previste nell’ambito della “Farmacia dei servizi”. Il paziente che effettua il test ematico-capillare in farmacia riceve un attestato di esito – che non ha valore di referto – riportante i valori registrati ed elaborati dal dispositivo in uso. L’attestato di esito è sottoscritto dal farmacista che assicura il rispetto delle procedure seguite, la corretta conduzione della fase pre-analitica rispetto alle indicazioni fornite dal produttore dell’apparecchiatura con marchio CE, la scelta del test e la manutenzione della strumentazione.

Grazie alla nuova intesa, su richiesta del paziente, le farmacie, che abbiano attivato l’apposito collegamento con un laboratorio clinico, potranno trasmettere a quest’ultimo i dati rilevati per il rilascio del referto clinico, sottoscritto dal biologo o dal medico di laboratorio.

L’accordo è stato, inoltre, realizzato con lo scopo di valorizzare le specifiche competenze professionali, nell’ottica del rafforzamento della rete assistenziale di prossimità.

«La capillarità e la prossimità dei farmacisti – ha sottolineato Mandelli – non solo facilitano l’accesso ai servizi sanitari, ma si fondano sulla relazione di fiducia con il cittadino che ci permette di attuare un approccio proattivo alla salute, fondamentale per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione e alla sostenibilità economica del SSN. La collaborazione con i biologi si inserisce in questa visione: assicurare i più elevati standard di qualità e sicurezza delle prestazioni che ogni giorno eroghiamo ai cittadini, che è la priorità assoluta dei farmacisti e di tutti i professionisti del Servizio Sanitario Nazionale».

«Abbiamo salvaguardato e ribadito le diverse competenze professionali che fanno capo ai Biologi ed ai Farmacisti definendo, al tempo stesso, i loro differenti ruoli e funzioni. Il tutto in sinergia e collaborazione rafforzando, per entrambe le categorie, la professionalità che gli compete», ha commentato Vincenzo D’Anna.

Anche Assofarm ha accolto con entusiasmo la firma dell’accordo e ha assicurato la propria adesione alla sottoscrizione del protocollo d’intesa.

«Siamo pienamente soddisfatti dell’intesa raggiunta tra FOFI e FNOB per la Farmacia dei Servizi. Come Assofarm, non abbiamo mai avuto dubbi che, col tempo, anche le altre professioni sanitarie avrebbero compreso che la Farmacia dei Servizi non è un competitor per nessuno, ma un’occasione di integrazione virtuosa tra differenti competenze, nell’interesse esclusivo del cittadino» ha commentato Luca Pieri, presidente di Assofarm.

Pieri ha inoltre sottolineato come l’accordo dimostri che il SSN si rafforza attraverso la collaborazione e la valorizzazione delle diverse professioni sanitarie. Una collaborazione che si traduce in servizi migliori per i cittadini, in particolare per la prevenzione e la gestione delle patologie croniche.