Il 12 maggio prenderà il via la campagna di Apoteca NaturaProteggi i tuoi piedi dal diabete!”; nei mesi di maggio e giugno 2025, nelle farmacie del network internazionale sarà disponibile un nuovo servizio per aiutare i pazienti diabetici a prendersi cura dei loro piedi e rilevare eventuali fattori di rischio. I pazienti potranno compilare una scheda di autovalutazione con domande specifiche per conoscere le loro abitudini di cura, i rischi sulla salute dei loro piedi e le misure necessarie da prendere per un’adeguata prevenzione.

In presenza di fattori di rischio, il farmacista inviterà i pazienti al consulto con il medico curante o il diabetologo, un’azione che conferma l’importanza delle farmacie come presidi di salute territoriale.

La prevenzione del piede diabetico rientra a pieno titolo nell’ambito delle attività che la farmacia, in quanto primo presidio di prossimità del SSN, può utilmente svolgere nel campo dell’orientamento, della prevenzione e dell’assistenza nei confronti dei pazienti affetti da diabete. La rete capillare delle farmacie, infatti, può garantire attività informative, di consulenza e di screening nell’ambito di programmi nazionali e regionali di promozione della salute e prevenzione. Può anche svolgere un ruolo essenziale sul fronte del monitoraggio dell’aderenza alla terapia al fine di supportare il paziente nel controllo della patologia anche per evitare pesanti complicanze, prima fra tutte quella del piede diabetico. Nei contesti territoriali più disagiati e lontani dalle strutture sanitarie pubbliche, le farmacie costituiscono un punto di riferimento ancora più importante per consentire ai pazienti diabetici di essere regolarmente monitorati e assistiti anche grazie all’effettuazione di prestazioni di telemedicina per favorire un collegamento costante tra il paziente e il team diabetologico” ha sottolineato Marco Cossolo, presidente di Federfarma.

Il cosiddetto “piede diabetico“, è una la complicanza più grave della malattia e la condizione è caratterizzata dalla presenza di ulcere che possono comparire in qualsiasi parte del piede.

Questa una fotografia della situazione: in Italia, oltre 4 milioni di persone, circa il 7% della popolazione, sono affette da diabete. Si stima che a questo numero possano aggiungersi circa 1,5 milioni di individui affetti dalla malattia non ancora diagnosticata. Il cosiddetto ‘piede diabetico’, ha un alto impatto epidemiologico colpendo tra il 4% e il 10% dei pazienti affetti da diabete. Ogni anno, circa 7.000 italiani subiscono un’amputazione degli arti inferiori a causa di questa condizione. Il numero dei casi potrebbe essere sensibilmente ridotto attraverso una maggiore consapevolezza e miglioramenti nella rete assistenziale.

Per questo motivo, Apoteca Natura ha deciso di coinvolgere 1.000 farmacie tra Italia e Spagna che offriranno supporto ai pazienti fornendo informazioni sui fattori di rischio e sulle migliori pratiche. Inoltre, saranno distribuiti opuscoli informativi e materiali educativi prodotti con il contributo scientifico del prof. Angelo Avogaro, specialista in Diabetologia.

Grazie a questa attività di prevenzione possiamo contribuire a ridurre una delle complicanze più gravi del diabete: il piede diabetico – dichiara Grazia Ferrara, Scientific Content & Training Manager Apoteca Natura – A volte, questi fattori di rischio vengono sottovalutati o, peggio, si tratta il problema nel modo sbagliato, rischiando di peggiorare la condizione. Con questa campagna, vogliamo fornire ai pazienti diabetici gli strumenti necessari per prendersi cura della loro salute e migliorare la loro qualità di vita. Speriamo che questo possa diventare un servizio permanente da offrire ai pazienti attraverso il nostro network internazionale di farmacie.”

La prevenzione del “piede diabetico” è un obiettivo prioritario per le Società Scientifiche di Diabetologia intervenire in maniera tempestiva può fare la differenza, come ha spiegato Raffaella Buzzetti, presidente SID, presidente FeSDI: “In questo contesto, il ruolo dei farmacisti di Apoteca Natura è strategico: la loro presenza capillare sul territorio e il rapporto diretto con i cittadini li rende alleati fondamentali nella diffusione di una cultura della prevenzione. Il loro coinvolgimento attivo in questa campagna rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra professionisti della salute, a beneficio delle persone con diabete e dell’intero Sistema Sanitario”.

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