Alitretinoina, gli studi principali

Nel 2011 l’Italia ha autorizzato l’immissione in commercio dell’alitretinoina (acido-9-cis-retinoico), un retinoide endogeno derivato dalla vitamina A, da somministrare per via orale in monosomministrazione giornaliera, nei pazienti adulti che non rispondono a trattamenti topici a lungo termine, inclusi i corticosteroidi. L’alitretinoina è in grado di legarsi e di attivare i recettori intracellulari dei retionoidi presenti in tutte le cellule, regolando l’espressione dei geni specifici che controllano i processi di differenziazione, di proliferazione cellulare e di flogosi immunomediata. Nell’ambito dell’eczema cronico delle mani, il meccanismo d’azione di alitretinoina non è noto, ma si ipotizza un’interferenza in diverse fasi del processo infiammatorio con particolare riguardo a:
1) produzione di chemochine patologicamente rilevanti quali CXCL9 e CXCL10;
2) attivazione di leucociti;
3) presentazione di antigene/allergene.
La molecola è stata approvata in base ai risultati dello studio BACH (Benefit of Alitretinoin in Chronic Hand Eczema) nel quale 1.032 pazienti affetti da patologia severa cronica (durata media della malattia di circa 9 anni) non rispondenti a corticosteroidi topici sono stati randomizzati ad alitretinoina 30 mg/die, 10 mg/die o placebo per 24 settimane. L’endpoint primario dello studio era la percentuale di pazienti le cui mani sono state valutate esenti o quasi esenti da lesioni. L’efficacia di alitretinoina è stata superiore al placebo in entrambe le dosi. La differenza tra i due gruppi attivi e il placebo è stata statisticamente significativa, con il 48% di pazienti nel gruppo 30 mg (p<0,001) e il 28% del gruppo 10 mg (p=0,004), vs il 17% nel gruppo placebo. Circa il 75% dei pazienti si è giovato di un beneficio clinico, oltre il 62% è passato da un quadro clinico da severo a moderato. Un’estensione dello studio BACH ha arruolato i pazienti che erano andati incontro a recidiva dopo 24 settimane dalla fine dello studio precedente, per valutare l’efficacia di un secondo trattamento con alitretinoina 30 mg/die o 10 mg/die per 12-24 settimane. I risultati hanno mostrato un alto tasso di risposta con alitretinoina 30 mg, pari all’80% dei trattati, rispetto a un 10% con placebo. La maggiore risposta al trattamento è stata osservata in caso di eczemi in cui era predominante l’ipercheratosi, rispetto al fenotipo prevalentemente disidrosico. Tuttavia, ancora non sono stati condotti studi di confronto con fototerapia o con terapie sistemiche tradizionali per stabilire l’efficacia di alitretinoina rispetto alle terapie sinora adoperate.
Antonio Lavecchia, Ordinario di Chimica Farmaceutica,  Università degli Studi di Napoli “Federico II”