I consigli per salvaguardare il giusto peso dei pazienti in terapia antidepressiva e antipsicotica

I pazienti che assumono per due o tre anni antidepressivi sono a rischio di veder lievitare il proprio peso corporeo e passare quindi da normopeso in sovrappeso o peggio, da in sovrappeso a obesi. Sono queste le conclusioni di uno studio inglese che ha analizzato i dati di circa 300.000 pazienti per capire se vi fosse una relazione fra assunzione di antidepressivi e aumento del peso.

Sono stati presi in considerazioni 12 antidepressivi, di quelli più utilizzati nella pratica clinica come inibitori selettivi del re-uptake della serotonina, inibitori delle monoamino ossidasi, antidepressivi triciclici, ma anche inibitori del re uptake della noradrenalina e della serotonina. Più nello specifico le terapie controllate sono state quelle a base di mirtazapina, duloxetina, sertralina, venlafaxina, citalopram, fluoxetina, escitalopram, trazodone, amitriptilina, paroxetina, nortriptilina e dosulepina. I pazienti che ne hanno fatto uso, in maniera continuata per almeno 2-3 anni hanno evidenziato il 21% di probabilità in più di aumentare di peso rispetto ai pazienti che non ne hanno assunti.

Lo studio sottolinea l’urgenza di gestire la depressione non solo da un punto di vista farmacologico, ma di intervenire in maniera attiva anche sullo stile di vita. I dati disponibili permettono di affermare che alcuni antipsicotici, nello specifico clozapina, olanzapina, risperidone e quietiapina sono ad alto rischio metabolico. Quando si comincia una terapia antipsicotica non si può prescindere dal controllo del peso, anche perché un aumento incontrollato del peso comporta un aumento del rischio metabolico. Tale attenzione andrebbe riservata anche ai pazienti in trattamento antidepressivo, anche se non assumono antipsicotici.

La terapia farmacologica deve essere integrata con un miglioramento delle abitudini di vita e con un’attenzione particolare per la dieta. I pazienti devono essere consigliati circa l’importanza di una vita sana che preveda un’alimentazione bilanciata nel contenuto di carboidrati, grassi e proteine oltre che indirizzati verso una vita attiva. In questo senso oltre all’opportunità di praticare uno sport con regolarità, dovrebbero essere invogliati a salire le scale, ad andare al lavoro a piedi o in bici, a prendersi cura di un cane in modo da portarlo fuori per i suoi bisogni. Tutti questi piccoli accorgimenti potrebbero salvaguardare il giusto peso dei pazienti in terapia antidepressiva e antipsicotica.