Igiene orale: alcuni consigli per una bocca sana

Il Professor Luca Levrini, Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortodonzia e presidente vicario del Corso di Laurea in Igiene Dentale presso l’Università degli Studi dell’Insubria, suggerisce 5 buone abitudini da non sottovalutare per avere una bocca più sana e protetta

Prendersi cura della propria bocca è un’abitudine fondamentale per il benessere di tutto il corpo. Una corretta igiene orale che includa l’utilizzo di un collutorio a base di Cetilpiridinio Cloruro può essere uno strumento in più per proteggersi da germi del cavo orale e da virus, tra cui il Covid-19.

 

Di seguito i consigli del Professor Levrini.

  1. La prima abitudine da acquisire è quella di evitare di aggiungere inutili zuccheri agli alimenti che consumiamo, infatti, pur curando l’igiene orale con attenzione, questi alimenti possono far male alla salute dei nostri denti se assunti in modo eccessivo ” dichiara il prof. Levrini.
  2. La seconda abitudine, apparentemente scontata, è quella di ricordare di lavare i denti tre volte al giorno e possibilmente 30 minuti dopo i pasti. “Lavarsi i denti con attenzione rimane uno dei gesti più importanti per avere denti e, più in generale, una bocca più bella e sana”.
  3. La terza abitudine per la salute della nostra bocca è quella di utilizzare un dentifricio contenente fluoro: ”Il fluoro è un elemento importante per proteggere e rinforzare i denti”continua il professore:“tra i tanti dentifrici a disposizione bisogna fare attenzione a scegliere quelli con una quantità di fluoro di almeno 1.000 ppm, impariamo a leggere l’etichetta quindi!”.
  4. La quarta ed importante abitudine è quella di utilizzare un filo interdentale adatto alle esigenze dei denti o in alternativa uno scovolino, a seconda dello spazio che c’è tra i denti.
  5. La quinta abitudine invece, oltre che depotenziare i batteri responsabili di carie e malattie delle gengive può essere preziosa per proteggerci anche dal Covid-19.

Recenti studi preliminari in vitro, tra cui uno commissionato da Unilever, hanno infatti dimostrato che utilizzare un collutorio con tecnologia a base di Cetilpiridinio Cloruro (CPC) – noto per le sue proprietà antivirali e attualmente previsto dalle indicazioni operative validate dal Ministero della Salute per i trattamenti odontoiatrici – è efficace nel ridurre del 99,9% la carica virale di SARS-COV-2 nel cavo orale.

Effettuando un risciacquo con un collutorio dotato di tecnologia CPC per 30 secondi, oltre ai benefici di un classico collutorio si ottiene anche una protezione specifica contro i virus: “La ricerca sui collutori sta andando avanti velocemente, e ad oggi, abbiamo dei prodotti sempre più competitivi che possono davvero portare dei grandi vantaggi in termini di salute della bocca”, conclude il prof. Luca Levrini che però avverte: “Tuttavia, per quanto efficaci, i collutori con CPC non sostituiscono l’utilizzo delle mascherine ma possono concretamente aiutare a contrastare la diffusione del virus in modo sinergico ad esse. In questo caso il collutorio con CPC è idealmente come il gel per le mani, utilizzato per la bocca; uno strumento che insieme e congiuntamente ad altri diventa fondamentale per contrastare il virus”.