Il sole fa bene anche a cani e gatti: aiuta a mantenere un normale ritmo circadiano, promuove la salute e il benessere generale del cane andando a contribuire a rafforzare il sistema immunitario. Tuttavia, un’eccessiva esposizione ai raggi UV senza un’adeguata protezione può causare diversi problemi di salute come arrossamento, secchezza e desquamazione della pelle.

Ben più gravi i rischi a lungo termine: carcinoma squamocellulare e l’emangiosarcoma.  Un dato: circa il 30-40% di tutti i tumori nei cani e il 25% nei gatti si riscontrano sulla pelle (fonte: AVMA American Veterinary Medical Association). La pelle scottata dal sole non solo è solo dolorosa, ma aumenta anche il rischio infezioni se non trattata. Si dovrà quindi optare per una crema solare che offra un’adeguata protezione ad ampio spettro (raggi UV-A e UV-B).

Con il caldo la gestione dell’idratazione di cani e gatti assume un’importanza ancora più centrale. La disidratazione, spesso sottovalutata, è una condizione che può compromettere in modo significativo il benessere dell’animale e, nei casi più gravi, condurre a emergenze veterinarie. Il caldo intenso può ridurre l’assunzione spontanea di acqua, aumentando il rischio di disidratazione anche nei soggetti sani.

Per questo è fondamentale adottare strategie semplici ma efficaci per favorire un’adeguata idratazione, anche attraverso l’alimentazione. Ne parliamo con Barbara Tonini, medico veterinario – PhD, esperta in Nutrizione Clinica del cane e del gatto.

Barbara Tonini, medico veterinario – PhD, esperta in Nutrizione Clinica del cane e del gatto

Dottoressa, cane e gatto hanno identiche necessità?

Le esigenze idriche di cane e gatto sono diverse, sia per ragioni evolutive sia comportamentali. I cani hanno una naturale propensione a bere, soprattutto in presenza di acqua fresca e pulita, mentre i gatti, che derivano da specie desertiche, tendono ad assumere molto meno liquidi anche in condizioni ambientali calde. Questo comportamento li espone maggiormente al rischio di disidratazione, specialmente se sono alimentati esclusivamente con cibo secco. Per fare un confronto numerico: l’umidità contenuta in un alimento secco è intorno all’8–10%, mentre in un alimento umido può arrivare all’80%. A parità di quantità somministrata, quindi, un alimento umido fornisce fino a 7–8 volte più acqua rispetto al secco.

Ci sono soggetti che per età, condizioni di salute, razza, sono maggiormente a rischio?

Sì. Alcune categorie sono più vulnerabili, e il caldo estivo può amplificare ulteriormente questo rischio. Tra questi cuccioli e gattini, animali anziani, soggetti sovrappeso o obesi, cani sportivi o molto attivi, animali con patologie croniche, ad esempio renali, epatiche, gastrointestinali, le razze brachicefale come Bulldog, il Carlino, gatti persiani, e tutti gli animali alimentati con dieta secca non bilanciata o poco appetibile. È importante ricordare che anche un animale giovane e sano, se non assume una quantità sufficiente di acqua, può andare incontro a uno stato di disidratazione latente, che non sempre si manifesta con sintomi evidenti ma che può compromettere il suo stato di salute.

I più tradizionali accorgimenti sono sufficienti o è opportuno modificare radicalmente la dieta con mangimi alimentari o complementari dietetici?

Gli accorgimenti ambientali, come acqua fresca sempre disponibile, passeggiate nelle ore più fresche, zone d’ombra, tappetini refrigeranti e altri ancora sono fondamentali ma spesso non sufficienti nei soggetti più sensibili o nelle giornate di caldo estremo. La dieta gioca un ruolo centrale nell’aumentare la quota di acqua “nascosta” introdotta con il pasto. In questi casi è consigliabile aumentare la percentuale di alimento umido o idratabile. Nelle diete casalinghe si può integrare con verdure bollite e ben digeribili come zucchine, finocchi, carote, cetrioli o con piccole quantità di frutta idratante come anguria, melone o mela senza semi. Nei gatti, può essere utile proporre alimenti umidi complementari reidratanti altamente appetibili, da servire freschi o usare come topping sull’alimento abituale. Questi prodotti migliorano l’assunzione di liquidi e l’appetibilità generale della dieta.

Per quanto riguarda le integrazioni reidratanti?

Esistono integrazioni reidratanti specifiche, sotto forma di soluzioni o polveri da aggiungere all’acqua o direttamente al cibo, pensate per supportare l’equilibrio idrico e minerale dell’animale. Questi prodotti possono contenere elettroliti come sodio, potassio, cloruro, ma anche nutrienti funzionali come betaina, taurina o aminoacidi. Si tratta di strumenti complementari, da usare senza sostituire acqua fresca e dieta bilanciata, ma che possono fare la differenza nel mantenere o ripristinare un corretto equilibrio idrico e minerale idro-elettrolitico nei momenti più delicati.

Consiglio e strategie

Per quanto riguarda l’alimentazione può essere molto utile congelare del brodo di carne o pesce (sgrassato) in cubetti da aggiungere al pasto, preparare “gelatini” casalinghi con mousse di carne, frutta o yogurt, offrire frutta fresca come snack estivi (nel cane), o usare verdure fredde come complemento alla razione. Ecco, in sintesi, le strategie chiave per proteggere cane e gatto dal caldo:

  1. Acqua sempre disponibile, cambiata più volte al giorno. Fontanelle a ricircolo molto gradite ai gatti.
  2. Possibilità per l’animale di potersi rifugiarsi in zone ombreggiate nelle ore più calde e stare in ambienti climatizzati e arieggiati.
  3. Evitare agli animali sforzi ed esercizio fisico negli orari più caldi, sia il surriscaldamento corporeo derivante dalle alte temperature ambientali, dall’esposizione diretta al sole associate a mancanza di areazione e disponibilità di acqua.
  4. Integrare o sostituire parte della razione secca con cibo umido o idratabile.
  5. Proporre alimenti complementari reidratanti se necessario, sotto supervisione.
  6. Usare verdure bollite e frutta fresca come snack salutari e idratanti (soprattutto nei cani).
  7. Prestare attenzione alle passeggiate, limitandole alle ore fresche e controllando la temperatura del suolo.
Colpo di calore

La temperatura corporea normale di un cane si aggira tra i 38°C e i 39°C. Il colpo di calore è una forma di ipertermia non febbrile che avviene quando c’è un aumento incontrollato della temperatura corporea oltre i 41°. Si tratta di un’emergenza che richiede un trattamento sanitario immediato presso una struttura da parte del medico veterinario. In caso contrario sono possibili danni al sistema nervoso centrale, renali e muscolari, eventi avversi cardiovascolari e al sistema respiratorio, con conseguenze talvolta permanenti. Pertanto, il proprietario dovrà intervenire tempestivamente.