Con il voto favorevole della Camera dei Deputati alla proposta di legge n.741 su “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità” a firma dell’Onorevole Roberto Pella, il nostro Paese si avvicina a grandi passi alla prima legge al mondo sull’obesità.

Tra i punti centrali della proposta, il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica, l’inserimento delle prestazioni per il suo trattamento nei LEA e un approccio integrato a prevenzione, cura e sensibilizzazione sociale.

Un traguardo importante per avviare iniziative di prevenzione e sensibilizzazione

“L’obesità rappresenta un’emergenza globale, che interessa fortemente anche il nostro Paese. Averla riconosciuta oggi, grazie al voto della Camera dei Deputati, come una vera e propria malattia testimonia la volontà piena di affrontarla come una priorità nazionale” ha dichiarato l’Onorevole Pella, Presidente Intergruppo Parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili”.

Pelle auspica che, quanto prima, con il passaggio e l’approvazione anche da parte del Senato, l’Italia possa essere il primo Paese al mondo ad avere una legge simile, “facendosene anche portavoce a livello europeo: la legge sarà fondamentale per avviare iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione, per esempio legandole agli eventi sportivi che si svolgono su tutto il territorio nazionale a partire dai comuni e dalle regioni, e anche campagne di informazione per ridurre lo stigma e gli episodi di bullismo e discriminazione che, purtroppo, questa malattia porta con sé”.

La legge e i suoi punti nevralgici: riconoscimento come malattia e inserimento nei LEA

La proposta di legge si compone di 6 articoli. L’articolo 1, nel riassumere le finalità della proposta, e cioè garantire tutela della salute e miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti, riconosce l’obesità come malattia progressiva e recidivante. Per superare i gap ancora presenti nell’assistenza e garantire equità e accesso alle cure, l’articolo 2 prevede che i trattamenti per l’obesità siano inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza, erogati quindi dal SSN.

Lo stanziamento di risorse per iniziative di prevenzione, educazione, informazione

Per il finanziamento di un programma nazionale di prevenzione e cura dell’obesità, all’articolo 3 viene autorizzata la spesa di 700mila euro per l’anno in corso, innalzati a 800mila per il 2026 e 1,2 milioni annui a partire dal 2027. Il riparto delle risorse a livello regionale dovrà essere stabilito da Decreto Ministeriale entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Le risorse stanziate dovranno essere utilizzate per iniziative rivolte a:

prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, in particolare infantile e delle relative complicanze, nonché al miglioramento della cura delle persone con obesità;

  • al sostegno e alla promozione dell’allattamento al seno quale nutrimento necessario a prevenire l’obesità infantile, sostenendone la continuità fino almeno ai sei mesi di età, come indicato dall’OMS, anche nei luoghi di lavoro e negli asili;
  • alla responsabilizzazione dei genitori nella scelta di un’alimentazione equilibrata per i propri figli e sull’importanza di limitare il consumo giornaliero di alimenti e di bevande con un elevato apporto energetico e con scarse qualità nutrizionali;
  • ad agevolare l’inserimento delle persone con obesità nelle attività scolastiche, lavorative e sportivo-ricreative;
  • alla promozione delle attività sportive e della conoscenza delle principali regole alimentari nelle scuole primaria e secondaria di primo e di secondo grado, finalizzate a migliorare lo stile di vita degli studenti;
  • a promuovere, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, iniziative didattiche extracurriculari per lo svolgimento di attività sportive e volte a rendere consapevoli gli studenti sull’importanza di un corretto stile di vita;
  • alla diffusione, mediante campagne di informazione, tramite i mass media, in collaborazione con gli enti locali, le farmacie, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, di regole semplici ed efficaci per un corretto stile di vita;
  • all’educazione sulla corretta profilassi dell’obesità e del sovrappeso;
  • a promuovere la più ampia conoscenza dei centri per i disturbi alimentari e per l’assistenza alle persone con obesità esistenti, in modo da favorire l’accesso a tali strutture, anche in una prospettiva di prevenzione delle malattie connesse all’obesità.

Una formazione continua per medici, pediatri e personale sanitario

A partire dal 2025 la proposta di legge prevede altresì una spesa di 400mila euro annui per la formazione e l’aggiornamento in materia di obesità rivolto a studenti universitari, MMG, PLS e personale sanitario coinvolto in processi di prevenzione diagnosi e cura di pazienti con obesità.

Un Osservatorio presso il Ministero e  fondi per campagne di sensibilizzazione

All’articolo 4 è prevista l’istituzione, presso il Ministero della Salute, di un Osservatorio per lo studio dell’obesità, cui sono attribuiti compiti di monitoraggio, studio e diffusione degli stili di vita della popolazione italiana.

Il successivo articolo autorizza la spesa di 100mila euro annui, a partire dall’anno in corso, per la promozione di campagne di informazione, sensibilizzazione ed educazione a stili di vita corretti e adeguata pratica sportiva da parte del Ministero della Salute.

Infine, l’articolo 6, per quanto riguarda le disposizioni finanziarie derivanti dagli oneri degli articoli 3 e 5, stabilisce che le stesse vengano soddisfatte mediante riduzione del fondo previsto dalla legge di bilancio 2025.

 

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