Covid-19, tampone fai da te in farmacia

Dalla prima settimana di maggio, il kit antigenico rapido sarà in vendita in farmacia, oltre che in altri esercizi, come bar e autogrill. Il costo oscillerà tra i 6 e gli 8 euro

Disponibile da quasi un anno nel Regno Unito (che ne ha approvato l’utilizzo già a maggio 2020) e da un semestre circa negli Stati Uniti (dove la Food and Drug Administration ha dato il via libera ai tamponi rapidi da effettuarsi a casa già nel dicembre 2020) il tampone rapido fai da te sbarca anche in Italia. Dalla prima settimana di maggio, sarà reperibile non solo in farmacia, ma anche in tutte le attività commerciali che decideranno di optare per la sua distribuzione, replicando di fatto il modello di vendita adottato per le mascherine di protezione. Il Ministero della Salute lo ha infatti inserito nell’elenco dei dispositivi medici, classificazione che ne consente la vendita ovunque.

Il prodotto

Il brevetto del prodotto è di una società cinese, la Xiamen Boson Biotech. La distribuzione europea è curata dal gruppo austriaco Technomed, che ha ottenuto la certificazione CE e ha già avviato la commercializzazione in vari mercati europei. In Germania il prodotto è infatti arrivato sugli scaffali già a febbraio al costo di 1 euro. Da aprile è sbarcato anche in Belgio, dove è tuttavia il farmacista a dover dare indicazioni all’acquirente circa il suo corretto utilizzo.

In Italia, come anticipato, è stato inserito nell’elenco dei dispositivi medici del Ministero della Salute. Dal Ministero è stato chiarito che «come tutti i dispositivi medici con le autorizzazioni in regola per la vendita e il commercio e con il marchio CE è stato iscritto dai produttori nella banca dati del Ministero della Salute in maniera autonoma. Il Ministero della Salute svolge attività di sorveglianza e vigilanza sui dispositivi medici in coerenza con le norme vigenti».

Come funziona

Il kit fai dà te è composto da un tampone nasale che, nell’arco di un quarto d’ora, rileva la presenza del virus da SARS-CoV-2. Per effettuare il test da soli occorre un po’ di perizia, seguendo con attenzione le istruzioni sull’utilizzo del tampone e della fiala con soluzione di estrazione.

Il test autodiagnostico non è affidabile quanto i test molecolari, tuttavia può rappresentare un ulteriore valido strumento di diagnosi particolarmente utile a rilevare la positività degli asintomatici, ovvero di quanti contraggono il virus senza svilupparne i sintomi. La possibilità inoltre di reperirlo sullo scaffale di un bar, di un supermercato o di un autogrill, a un costo compreso tra i 6 e gli 8 euro, e di poterlo effettuare a casa, senza doversi recare in un drive-in o in farmacia, dovrebbe favorirne la diffusione.

Resta tuttavia cruciale, per un progressivo ritorno alla normalità, l’adozione di comportamenti responsabili e il prosieguo della campagna di vaccinazione.