Farmacentro, presentato il bilancio relativo al 2021

Lo scorso 19 giugno si è svolta nella sede amministrativa di Farmacentro a Jesi l’assemblea di approvazione del bilancio. La società di distribuzione del Centro Italia, che opera tra Emilia Romagna, Umbria, Marche, Toscana, Abruzzo, Lazio, ma che arriva anche in Veneto e Lombardia, ha presentato i risultati ottenuti nel 2021.

Il direttore generale Marco Mariani ha fatto un’analisi dello scenario calandovi i risultati ottenuti dalla Cooperativa e si è soffermato sugli eventi di maggiore interesse che ne hanno caratterizzato la gestione precedente. «Lo scorso anno si è chiuso per Farmacentro con un fatturato di 354,2 milioni di Euro, in calo del 2,0% rispetto all’esercizio precedente, ma con un utile lordo di 2.103.500 Euro, pari al + 26% rispetto allo scorso anno, equivalente allo 0,59% dei ricavi totali. Si tratta della performance migliore nella storia della nostra Cooperativa

L’utile è stato messo a riserva legale e a riserve indivisibile, aumentando il patrimonio netto, per rendere più solida la nostra azienda, con l’obiettivo di affrontare con sicurezza i prossimi anni – ha dichiarato Mariani – Abbiamo lavorato a 360° ottenendo dei grandi risultati e tutti i Kpi sono positivi. Questo grazie a una serie di interventi diretti al contenimento dei costi e alla razionalizzazione della nostra azienda. Abbiamo ridotto il valore del magazzino di 5,6 milioni, aumentato la rotazione delle merci, ridotto di 1,4 milioni i crediti incagliati e di 11,6 milioni i debiti verso le banche».

Nonostante un anno di difficoltà legate alla pandemia, Farmacentro è riuscita a chiudere un bilancio confortante, grazie soprattutto alla riorganizzazione aziendale, già deliberata dal C.d.A., che è stata implementata, revisionata e accelerata da ottobre del 2021. Una nuova politica commerciale, figlia della riorganizzazione, e una struttura interna più efficiente, basata sulla motivazione, la delega e la valorizzazione delle competenze, hanno permesso negli ultimi mesi dell’anno di essere più competitivi verso i Soci e la risposta non è mancata.

«Questa azienda – aggiunge Mariani – aveva perso 25 milioni di fatturato negli ultimi 5 anni, ma da novembre a oggi ne ha riguadagnati 18,5. Il 2022 sta andando molto bene e abbiamo aumentato i volumi di 14,5 milioni alla data di oggi. Stiamo investendo per migliorare i nostri livelli di servizio e offrire condizioni commerciali competitive ai nostri Soci. La guerra in Ucraina e quanto fatto da Finlandia e Svezia ci insegnano che il neutralismo e il pacifismo sono finiti, questo è il momento delle scelte di campo, in cui non si può più rimanere neutrali e servirsi da più magazzini in cerca solo dell’offerta migliore».

Stefano Golinelli, presidente di Farmacentro, nel suo discorso ha ricordato ai Soci l’importanza strategica che riveste la distribuzione intermedia per la sopravvivenza delle farmacie e ha detto: «questo Consiglio di amministrazione ha scommesso su una squadra competente e motivata per affrontare il mondo che cambia e i numeri ci hanno dato ragione. Adesso dobbiamo stringerci intorno alla nostra Cooperativa e sostenerla come lei ha fatto con noi durante il periodo più duro della pandemia. Negli ultimi mesi non abbiamo addebitato alcun costo di consegna, a differenza di altri grossisti, e abbiamo assorbito interamente i rincari legati all’incremento del costo del gasolio sostenendo nei mesi più cupi con un contributo tangibile i nostri corrieri.

Potremo continuare a farlo se i nostri Soci ci sosterranno con il loro impegno quotidiano, girandoci il loro fatturato come stanno facendo adesso. Il nostro Consiglio di amministrazione ha investito in condizioni commerciali per girare margine alle farmacie, ma adesso tocca ai Soci sostenerci per consentirci di continuare a lavorare in loro difesa. Lo zero virgola che il farmacista perde su un prodotto lo guadagna su un altro con noi, ma dobbiamo tenere bene in mente che la Cooperativa ha detto “Presente” per sostenerci nella distribuzione dei vaccini e in alcuni casi lo ha fatto gratuitamente

La Cooperativa ha fatto la differenza, in quanto ha operato sempre con spirito mutualistico anche quando non si trovavano sul mercato tamponi e mascherine e potrà continuare a sostenerci – ha concluso il presidente – Auspico che i miei colleghi capiranno che è il momento di rafforzarci con una delega sempre più forte.Oggi si può affrontare il cambiamento solo con il gioco di squadra, nessuno è più sicuro da solo, solo “in cordata” si vince!».