Gli utilizzi dell’acido ialuronico in dermatologia

Acido ialuronico
Acido ialuronico

Con oltre 50 anni di storia alle spalle, l’acido ialuronico resta ancora oggi una molecola innovativa che, per le sue caratteristiche di biocompatibiltà, biodegradabilità ed elevato profilo di sicurezza si presta a molteplici usi, dal trattamento di ferite gravi come ulcere, piaghe, piede diabetico, alla dermatologia clinica e, per finire, alle potenzialità rigenerative e riempitive in ambito estetico.
Il processo di invecchiamento della cute dipende da una serie di modificazioni strutturali che hanno origine prevalentemente nel derma, ove si assiste ad una progressiva riduzione di collagene ed elastina e a una contrazione significativa del tessuto connettivo, costituito principalmente da acido ialuronico (HA). Ciò contribuisce alla comparsa di fragilità ed inestetismi cutanei e, se all’invecchiamento si associano patologie concomitanti come diabete e obesità, aumenta la probabilità di sviluppare lesioni e ferite difficili a elevato rischio di infezione, come piaghe da decubito, ulcere, piede diabetico, che richiedono un approccio terapeutico ad hoc. La scarsa tendenza alla guarigione – parlando di ulcere, il 20% resta aperta dopo 2 anni e l’1,8% delle stesse non risultano guarite dopo 5 anni – e l’alto tasso di recidive (oltre il 60%), determinano un ulteriore aggravamento del problema per le impli­cazioni sia cliniche che sociali.
Ne deriva che l’impegno diagnostico e terapeutico richiesto per la gestione di tali patologie risulta piuttosto gravoso, senza contare il considerevole impatto sulla qualità della vita dei pazienti provocato da dolore, ridotta mobilità e produttività, nonché dal dispendio economico.
“Oggi però esistono opzioni terapeutiche risolutive a base di acido ialuronico che agiscono sulle lesioni cutanee croniche poiché stimolano la riparazione e la ristrutturazione cutanea e favoriscono la rimarginazione di lesioni, non solo di quelle superficiali. In particolare, le formule topiche a basso peso molecolare (HA 200 kDa), svolgono un ruolo ulteriore di difesa poiché contribuiscono alla proliferazione della defensina, un antimicotico naturale che permette di aumentare le difese endogene. Se inoltre questa formulazione dell’acido ialuronico viene associata a sulfadiazina argentica, i tempi di guarigione si riducono ulteriormente rispetto al solo utilizzo di quest’ultima” – spiega Adele Sparavigna, DermIng, Istituto di Ricerche Cliniche e Bio-Ingegneria – “Considerando le molteplici indicazioni d’uso dell’HA, che a seconda del peso molecolare si lega a recettori specifici svolgendo un ruolo chiave in numerosi processi della fisiologia cutanea, il ruolo del farmacista si rivela fondamentale nel guidare la scelta del paziente verso il prodotto più appropriato e, eventualmente, indirizzandolo ad una visita specialistica qualora non si sia reso conto dell’effettiva gravità delle lesioni o del rischio di infezione che ne può seguire.”
Per quanto attiene al processo riparativo, sia che si tratti di “correggere” una ruga, sia che si tratti di guarire una piaga, l’ambiente umido nella riparazione tessutale ricopre un ruolo chiave, come spiega il dottor Stefano Gasperini: “Quale ‘idroregolatore’ per eccellenza, oggi riconosciamo l’assoluta indispensabilità dell’acido ialuronico verso la guarigione. Le cellule fondamentali cutanee, i cheratinociti, ne sono totalmente contornati. Ma in presenza di una lesione, sia lieve che grave, il cheratinocita migra poiché non correttamente idratato. Se lui “non funziona”, il processo riparativo non avviene, ed è qui che agisce l’acido ialuronico, in tutte le sue molteplici formulazioni”.
Fidia Farmaceutici ha organizzato a Bologna il  workshop dal titolo “Dalla ruga alla piaga: attualità e trasversalità di utilizzo dell’acido ialuronico”, in occasione della prima edizione del Congresso Dermocosm Vita Cutis, promosso da Cosmofarma Exhibition 2015.
“L’acido ialuronico è una molecola dalle proprietà eccellenti, ma è importante sottolineare che il suo impiego non può e non deve essere limitato al settore dermocosmetico. Si tratta di un prodotto altamente versatile in grado di riparare anche i tessuti gravemente danneggiati a causa di lesioni o patologie croniche anche debilitanti. In oltre 50 anni dal lancio del primo prodotto in assoluto a base di acido ialuronico frutto della ricerca di Fidia Farmaceutici, l’azienda ha sviluppato un expertise di eccellenza che le ha permesso di realizzare prodotti a base di acido ialuronico specifici, efficaci e di qualità, che l’hanno portata ad essere riconosciuta in Italia come all’estero azienda leader nel settore”, conclude Giorgio Foresti, amministratore delegato di Fidia.