L’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, ha compiuto un passo storico, uscendo per la prima volta dai propri confini romani per incontrare i territori. La scelta di riunire il Consiglio di Amministrazione a Milano, lo scorso 10 dicembre, presso Palazzo Lombardia, non è stata solo una questione logistica, ma un atto politico e strategico di grande valore.
Segna l’inizio di una nuova era in cui l’Agenzia punta a trasformarsi in un’istituzione più vicina alle realtà locali, promuovendo un dialogo strutturato con le Regioni per affrontare in modo unitario le grandi sfide della sanità moderna.
Salute e sostenibilità richiedono una visione comune
Questo nuovo modello di cooperazione nasce dalla consapevolezza che la tutela della salute e la sostenibilità del sistema richiedono una visione comune. Come sottolineato dai vertici dell’Agenzia e dai rappresentanti istituzionali presenti, fare fronte comune è l’unica via per governare l’innovazione tecnologica e legislativa, assicurando al contempo che ogni cittadino, indipendentemente dalla propria regione di residenza, possa accedere alle terapie più avanzate in modo rapido ed equo.
«Questo incontro rappresenta un passo concreto verso il rafforzamento della collaborazione con le Regioni, nell’ottica dell’obiettivo comune di garantire il diritto alla salute dei cittadini e la sostenibilità del Sistema sanitario nazionale» ha dichiarato il presidente AIFA, Robert Nisticò.
Nel corso della medesima giornata è stato ospitato il convegno “Farmaceutica, le sfide tra innovazione legislativa, ricerca e sostenibilità”, organizzato da AIFA in collaborazione con Regione Lombardia. L’iniziativa apre un nuovo modello di cooperazione e confronto tra l’Agenzia, le realtà territoriali e la comunità scientifica, con l’obiettivo di affrontare insieme le sfide del sistema sanitario: evoluzione normativa, governance, sostenibilità della spesa e accesso equo alle terapie innovative.
Tra innovazione e sostenibilità: armonizzare le politiche di accesso e superare i gap territoriali
Il dibattito milanese ha toccato i nervi scoperti della gestione farmaceutica attuale: dalla necessità di una riforma normativa al bisogno di garantire la tenuta dei conti pubblici. Il Governo e l’AIFA sono impegnati in una profonda riorganizzazione dei processi per rendere l’immissione dei nuovi farmaci più agile, snellendo le procedure senza però rinunciare al rigore scientifico. In questo contesto, il coinvolgimento delle Regioni diventa fondamentale per armonizzare le politiche di accesso e superare le disparità territoriali che ancora oggi rallentano la distribuzione dell’innovazione.
Un ruolo centrale in questa trasformazione è affidato alla ricerca scientifica. Il confronto con gli esperti ha evidenziato come il dialogo costante tra agenzie regolatorie, accademia e società scientifiche sia l’unico strumento capace di trasformare le scoperte di laboratorio in valore reale per i pazienti. Identificare i bisogni clinici prioritari e valutare le terapie sulla base di evidenze condivise permette di ottimizzare le risorse, indirizzandole dove possono fare davvero la differenza.
«Garantire a tutti un accesso equo e tempestivo ai farmaci richiede risorse adeguate, programmazione efficace e una collaborazione stretta tra Governo, Regioni e sistema sanitario. Per questo sono utili momenti di confronto come quello promosso oggi da AIFA e Regione Lombardia, che aiutano a costruire politiche condivise e realmente efficaci» – ha sottolineato il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
«Negli ultimi tre anni abbiamo rafforzato il SSN con il più alto finanziamento di sempre e introdotto nuovi modelli organizzativi, a partire da una governance farmaceutica più solida, capace di valorizzare ricerca, innovazione e assistenza sul territorio. Abbiamo semplificato procedure e riorganizzato l’AIFA per rendere i processi più rapidi e portare l’innovazione ai pazienti quando e dove serve. Il lavoro prosegue con il nuovo Testo Unico sulla Legislazione Farmaceutica e con strumenti che avvicinano sempre più il farmaco ai cittadini, a tutela della continuità terapeutica e della sostenibilità del sistema. Solo scelte coerenti e condivise possono garantire una sanità più efficiente e giusta, a beneficio di tutti gli italiani», ha concluso Gemmato.
Ospedale e territorio: il farmaco vicino al cittadino
L’ultima parte della giornata è stata dedicata a un tema molto caro alla riforma del sistema sanitario: la continuità terapeutica. La sfida è quella di integrare efficacemente l’assistenza ospedaliera con quella territoriale, portando la cura il più vicino possibile al domicilio del paziente. In questo scenario, le farmacie di prossimità vengono riconosciute come nodi vitali di una rete assistenziale diffusa, capaci di garantire non solo la distribuzione dei medicinali, ma anche l’aderenza alle terapie e il monitoraggio costante.
La giornata di Milano si è chiusa con un messaggio di ottimismo e concretezza. La “stagione della collaborazione” appena aperta promette di costruire un sistema più moderno, rapido e cooperativo, dove la sinergia tra centro e periferia diventa il motore per una sanità più efficiente e, soprattutto, più umana.


