L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato il nuovo report riguardo alla spesa farmaceutica nei primi 10 mesi 2021 (dati al 31 ottobre) a carico del Sistema sanitario nazionale. La stessa, calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale e del pay-back versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, è stata quantificata in 6.268,9 milioni di Euro. La farmaceutica ospedaliera supera il tetto di 1,6 miliardi

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha recentemente pubblicato il report aggiornato relativo alla spesa farmaceutica sostenuta dal Sistema sanitario nazionale (Ssn) nei primi dieci mesi del 2021 (aggiornata a ottobre 2021). La stessa si è assestata a 6.268,9 milioni di Euro, al netto degli sconti, della compartecipazione totale e del pay-back versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, con un calo di 62 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per quanto concerne poi, più in particolare, la spesa farmaceutica ospedaliera, la stessa ha fatto registrare negli ultimi anni un inarrestabile trend in aumento, ben oltre il tetto di spesa di 1.623,9 milioni di Euro, a fronte di una spesa per quella convenzionata che invece si posiziona al di sotto del tetto di spesa di 518,8 milioni di Euro.

I consumi, espressi in numero di ricette emesse, nel medesimo periodo sono stati pari a 455,7 milioni, in leggero aumento (+1,6%) rispetto al 2020, a fronte di una riduzione, speculare e inversa, dell’incidenza del ticket totale (-1,6%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate si osserva una sostanziale stabilità: -0,5%, con un saldo negativo di 83,7 milioni di Euro. Confermato anche il calo del 3,8% dei ticket fissi, pari a 329,8 milioni. Analogamente, per ciò che concerne la spesa per la differenza di prezzo che pagano i cittadini per l’acquisto di farmaci branded, questa è stimata intorno a 889 milioni di Euro (-0,8%).

Per i farmaci inseriti nel fondo per i medicinali innovativi non oncologici la spesa nei primi 10 mesi del 2021, al netto del pay-back, è stata pari a 228,4 milioni di Euro, mentre per i medicinali inseriti nel paniere innovativi oncologici, al netto del pay-back, è stata pari a 503,5 milioni.

I tetti di spesa per il 2021 e il 2022

Appare opportuno ricordare che nel 2021 erano entrati in vigore i nuovi limiti ai tetti di spesa per la convenzionata, 7%, e per gli acquisti diretti, 7,65% (+0,20% per i gas medicinali), i quali, tuttavia, hanno provocato soltanto una modifica degli equilibri interni, senza incidere sul tetto complessivo fermo al 14,85%.

Da quest’anno, invece, sono entrati in vigore i nuovi tetti previsti dall’ultima legge di Bilancio che alzeranno progressivamente il peso della componente acquisti diretti portandola all’8% nell’anno corrente, all’8,15% nel 2023, fino a raggiungere l’8,3% nel 2024, fermo restando il 7% della componente territoriale e lo 0,20 dei gas con un incremento complessivo del tetto dal 14,85% del 2021 al 15,50% del 2024.

La spesa farmaceutica per acquisti diretti

La spesa farmaceutica per acquisti diretti nei primi 10 mesi del 2021 al netto dei gas medicinali, pari a 8.334,4 milioni di Euro, ha registrato uno scostamento di 1.632,9 milioni di Euro rispetto al tetto del 7,65%. Di questi: 1.546,1 milioni sono relativi alla spesa per farmaci non innovativi, al netto dei gas medicinali, e 86,9 milioni si riferiscono alla sola spesa per farmaci innovativi oncologici non coperta dai rispettivi fondi.
Per quanto riguarda la spesa per i gas medicinali, la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti dello 0,20% evidenzia un disavanzo rispetto alla spesa programmata di 3 milioni di euro.

Spesa convenzionata regionale

Per quanto riguarda la spesa convenzionata regionale, sostenuta mediante il pagamento della Distinta contabile riepilogativa alle farmacie territoriali private e pubbliche, il report evidenzia che le Regioni più virtuose, con la maggior flessione percentuale, sono: la Sardegna, con -5,9%, il Molise e la Valle d’Aosta, con un -4,1% e la Provincia Autonoma di Bolzano con -2,9%.