Un recente e ampio studio di coorte retrospettivo, condotto su 33.822 pazienti del Veterans Affairs Corporate Data Warehouse e pubblicato su JAMA Dermatology, ha fornito solide evidenze sull’efficacia della supplementazione orale di nicotinamide (una forma della Vitamina B3) come misura preventiva contro il cancro della pelle non melanoma.

Il ruolo della nicotinamide e l’importanza della vitamina B3

La nicotinamide (insieme alla niacina) è una vitamina idrosolubile del gruppo B, essenziale per la conversione del cibo in energia e per il mantenimento della salute di nervi, apparato digerente e pelle.

Poiché non si accumula nell’organismo, deve essere assunta regolarmente con l’alimentazione, principalmente attraverso alimenti come legumi, carni, pesce e cereali integrali.

Sebbene una dieta equilibrata ne garantisca il fabbisogno, in alcuni casi di grave carenza ne viene suggerita un’integrazione.

Le evidenze chiave dello studio

L’indagine, che ha confrontato 12.287 pazienti esposti a nicotinamide (500 mg, due volte al giorno, per oltre un mese) con 21.479 pazienti non esposti, ha rivelato una significativa riduzione del rischio dei tumori cutanei non melanoma, la cui prevalenza è in aumento, soprattutto se il trattamento viene iniziato precocemente.

I dati chiave di riduzione del rischio

I risultati hanno delineato un beneficio chiaro e misurabile derivante dall’integrazione di nicotinamide: si è osservata una riduzione del 14% del rischio di cancro cutaneo nella popolazione generale che ha assunto la supplementazione; la riduzione del rischio è salita addirittura al 54% quando l’integrazione con nicotinamide è stata avviata dopo la diagnosi del primo cancro della pelle.

Al contrario, il beneficio si è dimostrato più attenuato laddove l’integrazione veniva avviata dopo diagnosi successive.

Il beneficio complessivo è stato principalmente attribuito a una riduzione del carcinoma a cellule squamose (cSCC), con una riduzione stimata del 22% per il cSCC, mentre per il carcinoma basocellulare (BCC) la riduzione non è risultata statisticamente significativa nella coorte generale.

Benefici e limiti nelle popolazioni specifiche

Lo studio ha anche analizzato gruppi a rischio: tra i pazienti sottoposti a trapianto di organo, generalmente ad alto rischio, non è stata osservata una riduzione significativa del rischio complessivo.

Tuttavia, l’uso precoce di nicotinamide è risultato comunque associato a una ridotta incidenza di carcinoma a cellule squamose, suggerendo un potenziale ruolo protettivo anche in questa popolazione critica.

Le conclusioni dello studio supportano un forte nesso tra l’assunzione di nicotinamide e la prevenzione del cancro della pelle, con la chiara indicazione che il principale vantaggio risiede nell’intervento precoce.

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