Istituito tavolo tecnico congiunto Federfarma e Sifo

Per confrontarsi su quale sia la modalità di distribuzione più corretta e adeguata dei farmaci del Pht, Federfarma (Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia) e Sifo (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) hanno costituito un tavolo tecnico. “Il nuovo tavolo costituisce la prima tappa di cooperazione professionale tra le due organizzazioni finalizzata ad assicurare ai pazienti farmaci appropriati e una migliore aderenza alle terapie, e agli operatori l’opportunità di ulteriori forme di partecipazione professionale”, hanno dichiarato in un comunicato stampa congiunto le due associazioni. “La collaborazione tra le due organizzazioni, che è stata anticipata con una nota congiunta all’Aifa (Agenzia Nazionale del Farmaco)”, prosegue il comunicato, “si basa sul presupposto della necessità di una maggiore sinergia tra professionisti che svolgono un’analoga attività, ma in contesti operativi diversi: la farmacia di comunità, la farmacia ospedaliera e il servizio farmaceutico distrettuale”.
“Come società scientifica che rappresenta i farmacisti delle Aziende Sanitarie che operano negli Ospedali e nei Distretti Sanitari riteniamo che una collaborazione costante con i colleghi delle farmacie di comunità possa dare ottimi risultati; siamo tutti parte di un unico Sistema Sanitario Nazionale e una delle nostre missioni è quella di assicurare al paziente la continuità assistenziale ospedale-territorio”, dichiara Laura Fabrizio, presidente Sifo. “Tutti i farmacisti devono garantire, secondo le proprie specifiche competenze”, prosegue Fabrizio, un’assistenza accessibile e di qualità ai pazienti, soprattutto a quelli affetti da particolari patologie e che necessitano di farmaci innovativi mettendo in atto appropriate modalità di erogazione. Alcuni farmaci del PHT, ad esempio, potrebbero essere distribuiti nelle farmacie di comunità, mentre altri, che necessitano di un monitoraggio più puntuale, come gli oncologici orali, debbono restare di competenza delle farmacie ospedaliere, per consentire al paziente un appropriato follow up e la massima sicurezza, prima, durante e dopo la terapia”.
“La collaborazione con SIFO”, aggiunge Annarosa Racca, presidente Federfarma, “oltre a permettere un grande arricchimento culturale derivante dallo scambio tra professionisti con esperienze operative diverse sul campo, potrà consentire di delineare le soluzioni più adeguate per fare arrivare il farmaco al cittadino nella maniera più agevole e più sicura e per facilitare il monitoraggio da parte del SSN di spesa e consumi. La collaborazione permetterà di supportare l’autorità sanitaria nel processo di adeguamento del PHT alle esigenze dei pazienti, valorizzando le professionalità del farmacista sia ospedaliero che territoriale”. “Ricordiamo, osserva Annarosa Racca, “che il PHT è uno strumento nato molti anni fa e non è quasi mai stato aggiornato”.