Il 24 maggio, prenderà il via presso l’Università degli Studi di Milano il IV Symposium Medicina dei Sistemi dal titolo: “Medicina dei Sistemi. Il paziente fragile tra overtreatment e deprescrizione”.
Grazie alla medicina moderna si vive sempre più a lungo, ma all’aumento quantitativo dell’aspettativa di vita non sempre, purtroppo, corrisponde un incremento qualitativo. Si assiste quindi a una sempre maggiore fragilità del paziente, da intendersi come una più elevata tendenza all’aggravamento, all’insorgere di complicanze, scompensi e ricoveri ospedalieri sempre più frequenti. I pazienti in queste condizioni sono spesso trattati con diversi farmaci che assumono quotidianamente. Da questa situazione, partono i lavori del convegno.
L’evento, organizzato con il contributo non condizionante di GUNA e patrocinato dall’Università degli Studi di Milano insieme alla FNOMCeO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, mette al centro la fragilità, una condizione occorre imparare a gestire, sia nell’anziano che nel bambino, una fascia d’età, quest’ultima, non esente da dinamiche di vulnerabilità.
“La fragilità, oggi, è un tema comune a tutti noi – spiega Aldo Bruno Giannì, presidente del Comitato di direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Milano e membro del Comitato di Presidenza del Simposio – Il carico farmacologico, non può essere visto come l’unica risposta (o la più importante) a questa situazione che va invece considerata in un’ottica globale come la Medicina dei Sistemi, non da oggi, ha sempre sottolineato”.
Dieci interventi si alterneranno con l’obiettivo di esplorare diversi temi, tra cui: la complessità delle problematiche diagnostico/terapeutiche legate al “paziente fragile”, una riflessione sul “mercato della medicina” e sul problema della spesa sanitaria, le possibilità offerte dalla genetica come strumento terapeutico per le patologie dell’anziano, gli impatti dell’abuso di psicofarmaci sulla mente, nuovi modelli di deprescrizione, innovative soluzioni terapeutiche volte alla riduzione e ottimizzazione del carico farmacologico necessario per la gestione del paziente – bambino e adulto – sempre più fragile e bisognoso di nuovi modelli di cura.
I ricercatori e i docenti universitari che interverranno dalla Sala Napoleonica dell’Università degli Studi di Milano sono ben 16, tra questi:
- Emilio Clementi, professore ordinario di Farmacologia e direttore del Dipartimento di Scienze biomediche ed etiche dell’Università degli Studi di Milano;
- Massimo Agosti, professore ordinario di Pediatria e direttore della Clinica pediatrica dell’Ospedale “F. Del Ponte” dell’Università dell’Insubria, nonché presidente della Società Italiana di Neonatologia;
- Paolo Brambilla, professore ordinario di Psichiatria e direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università degli Studi di Milano;
- Giorgio Lorenzo Colombo, del Centro di Economia del farmaco delle tecnologie sanitarie (CEFAT) del Dipartimento di Scienze del farmaco dell’Università degli Studi di Pavia;
- Laura Folgori, del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale dei bambini “V. Buzzi” di Milano;
- Gianluigi Marseglia, professore ordinario di Pediatria e direttore della Clinica pediatrica dell’Università degli Studi di Pavia;
- Angelo Gemignani, professore ordinario di Psicobiologia e Psicologia fisiologica dell’Università degli Studi di Pisa;
- Annibale Alessandro Puca, professore ordinario di Genetica medica dell’Università di Salerno;
- Simonetta Masieri, professore associato di Otorinolaringoiatria del Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillofacciali dell’Università Sapienza di Roma.