La Liguria “guarda” avanti e tra fine e inizio anno introduce delle novità importanti per i propri cittadini e pazienti in tema di prevenzione e salvaguardia della vista. Prima regione in Italia, dal mese di novembre garantirà a una popolazione selezionata di poter eseguire in una serie di farmacie un OTC gratuita e dal 1° gennaio 2026 l’esenzione dal ticket a cittadini/pazienti portori di maculopatia essudativa, accertata, per l’esecuzione di qualsiasi prestazione diagnostica oculistica.
Un’opportunità preziosa che risponde a un bisogno di salute individuale e sanitario “nazionale”, nonostante la maculopatia e molte altre problematiche della vista siano legate all’invecchiamento e la Liguria abbia il più alto tasso di popolazione anziana, e di sostenibilità legati agli importanti costi gestionali e assistenziali in contesti di perdita di visus.
Un ampio progetto
Le due iniziative, di prevenzione e promozione della salute visiva, che hanno l’obiettivo di ridurre i casi di non autosufficienza e di disabilità visiva legati a patologie oculari, sono di prossimo avvio. Il primo a partire in questi giorni, è un progetto sperimentale, che coinvolgerà 7 farmacie selezionate della Asl 2 e Asl 3, area genovese e savonese, in cui persone con diabete o di età pari o superiore 55 anni potranno eseguire gratuitamente uno screening Oct (Tomografia a Coerenza Ottica), esame di diagnostica avanzato, rapido e non invasivo, che consente di intercettare precocemente patologie oculari di grande impatto.

L’esame sarà eseguito da un ortottista, che effettuerà una prima valutazione per individuare eventuali criticità e indirizzare tempestivamente gli assistiti verso ulteriori approfondimenti clinici, quando necessario. Possono accedere allo screening:
- Cittadini residenti in Liguria, che non abbiano diagnosi accertata di maculopatia o che non abbiano effettuato un OCT negli ultimi 18 mesi;
- Cittadini con diabete, dimostrata tramite prescrizioni di farmaci antidiabetici (codice ATC A10) o esenzione per diabete;
- Cittadini di età pari o superiore a 55 anni.
Sono stati stanziati per questo progetto sperimentale in farmacia circa 100 mila euro, riconoscendo nella capillarità del presidio e nella stretta collaborazione con i Medici di medicina generale, oculisti, diabetologi e geriatri, le caratteristiche ideali per la presa in carico delle cronicità e un “laboratorio epidemiologico” a livello nazionale, dove i modelli di integrazione tra territorio e specialistica possono generare benefici significativi per il paziente.
Esenzione dal ticket
Dal 1° gennaio del 2026, pazienti con diagnosi accertata di maculopatia essudativa saranno invece esentati dal pagamento del ticket per tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche inerenti la patologia stessa. Tale progetto ha previsto un investimento di 400 mila euro, finalizzato a garantire ai cittadini liguri con maculopatia essudativa l’accesso gratuito a diagnosi e cure tempestive.

Entrambe le iniziative fanno seguito al disegno di legge, promosso dall’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, che intende sostenere l’importanza della prevenzione sia in questa specifica patologia che colpisce la macula, la parte centrale della reatina responsabile della visione nitida e dei dettagli, progressivamente ingravescente fino all’ipovisione e la cecità.
La prevenzione e la diagnosi precoce, in questo quadro clinico, come anche in tutte le patologie oculari, restano lo strumento cruciale per avviare il paziente a terapie tempestive, fondamentali per preservare la vista e la qualità della vita dei pazienti. Ciò incide sensibilmente anche sul contenimento dell’impatto economico e sociale della malattia, spesso legata a patologie metaboliche e all’invecchiamento.
In prospettiva
Regione Liguria si è attivata affinché i finanziamenti allocati dal Ministero della Salute alla regione, pari a 2,2 milioni di euro, saliti a 3 milioni nell’anno in corso, fossero principalmente destinati a progetti di sperimentazione di alcuni servizi erogati dalle farmacie per valutarne l’efficacia, renderli strutturali e pienamente integrati all’interno del Servizio Sanitario Regionale in ottica di una sempre maggiore integrazione del presidio nel territorio


