Salute, molto spesso, fa rima con donna. Ne è un esempio l’evento tenutosi ieri presso la sede di Regione Lombardia e dedicato all’impatto e all’accesso delle donne alle professioni in ambito STEM.

Oltre a riconoscere e promuovere il contributo apportato dalle donne al mondo della scienza, della ricerca biomedica e della salute, è andata in scena soprattutto la cerimonia di premiazione del Club “Top Italian Women Scientists” di Fondazione Onda ETS.

Sono 113 le ricercatrici premiate. Ad accrescere il prestigio del club, l’ingresso di 29 nuove studiose.

Fondazione Onda si impegna da sempre per la salute femminile e l’uguaglianza di genere, come ha ricordato Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda ETS, in occasione dell’evento che cade nel decimo anniversario del Club: «Fare rete nel mondo della ricerca scientifica e promuovere la ricerca delle donne è uno degli obiettivi che Fondazione Onda ETS ha maggiormente a cuore. Per questo motivo, ci impegniamo attivamente per avvicinare le giovani ricercatrici al settore attraverso eventi scientifici, concorsi e bandi di ricerca. Queste iniziative hanno dato vita a una rete di professioniste riconosciute sia per l’alta produttività scientifica che per la capacità di influenzare il dibattito pubblico, promuovendo riflessioni e azioni a favore della salute femminile e dell’uguaglianza di genere. A sostegno di questo impegno, nel corso dell’anniversario del nostro ventennale, che cade quest’anno, è stato istituito il premio “Sull’Onda della Ricerca Biomedica”, riservato a una giovane ricercatrice, prima o ultima autrice o co-autrice, di pubblicazioni caratterizzate da un impact factor di rilievo».

Un’azione che assume ancora maggior rilievo alla luce della carenza di donne impiegate in ambito STEM.

Infatti, un’indagine condotta da Fondazione Onda ETS, in collaborazione con Elma Research, sull’esperienza delle donne ad alto impatto nella ricerca biomedica evidenzia che solo il 17% delle partecipanti si dichiara soddisfatta del livello di inclusività raggiunto: molte riscontrano, infatti, difficoltà a mantenere un equilibrio tra vita privata e vita lavorativa e difficoltà ad accedere a ruoli di leadership, portando quindi a rinunce, grandi o piccole, per avanzare nella propria carriera.

A fronte di questi dati, è fondamentale intraprendere iniziative per stimolare e incentivare le giovani a intraprendere studi in ambito scientifico.

«Ci impegniamo attivamente per avvicinare le giovani ricercatrici al settore attraverso eventi scientifici, concorsi e bandi di ricerca. Queste iniziative hanno dato vita a una rete di professioniste riconosciute sia per l’alta produttività scientifica che per la capacità di influenzare il dibattito pubblico, promuovendo riflessioni e azioni a favore della salute femminile e dell’uguaglianza di genere.» ha aggiunto Adriana Albini, presidente Club TIWS di Fondazione Onda ETS, Collaboratrice Scientifica IRCCS IEO-Istituto Europeo di Oncologia, Milano e presidente EWMD Italy.

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