La spesa farmaceutica per acquisti diretti di medicinali parte delle Regioni è stata, nel 2024, pari all’11% del Fondo Sanitario Nazionale contro l’8,3% programmato, con uno sforamento di 3,640 miliardi. Tuttavia, considerando anche lo spostamento di numerosi medicinali dal Fondo per i farmaci innovativi a quello per gli acquisti diretti, il trend di spesa registrato risulta in linea con quello degli anni precedenti.
I dati sono contenuti nel “Monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale gennaio-dicembre 2024” approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia lo scorso 29 aprile e pubblicato sul portale dell’AIFA.
Divari significativi tra le Regioni
Il documento, stante la provvisorietà dei dati relativi ad alcune regioni, mostra il notevole divario nella spesa a livello di singole regioni, tanto che la percentuale rispetto ai fondi sanitari regionali oscilla dal 9,18% della Lombardia al 13,12% della Campania.
Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Trento, alla stregua della Lombardia si collocano al di sotto del 10% del Fondo Sanitario Regionale; di contro, oltre la Campania, superano la soglia del 12% anche il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia-Romagna, l’Abruzzo e la Sardegna.
Spesa per acquisti diretti e spesa farmaceutica complessiva nel 2024
Al netto dei gas medicinali, la spesa complessiva per acquisti diretti ha raggiunto nel 2024 i 14,631 miliardi. La spesa convenzionata nelle farmacie ha totalizzato 8,353 miliardi nell’anno che, nonostante la leggera crescita, ha prodotto un avanzo di 651 milioni rispetto al tetto di spesa programmato, del 6,8% del Fondo Sanitario Nazionale. All’incremento della spesa convenzionata, con un +1,3% rispetto al 2023 per 159 milioni ha contribuito l’aumento dei consumi, con oltre 7 milioni di ricette in più.
Considerando anche i gas medicinali, la spesa farmaceutica complessiva del 2024 si è attestata a 23,227 miliardi, con un aumento di quasi 22 miliardi di euro rispetto al 2023.