Le proprietà del burro di karité

beautiful woman hands with creamIl burro di karité è una sostanza ricavata dai semi del Butyrospermum Parkii, una pianta della famiglia delle Sapotaceae particolarmente diffusa in Africa. Gli indigeni lo hanno denominato “albero della salute e della giovinezza” e fanno largo uso dei suoi derivati per preparare balsami e oli dedicati al trattamento di reumatismi, indolenzimenti, eritemi solari, bruciature e per le irritazioni della pelle in generale. Secondo le tradizioni locali, infatti, gli estratti di questa pianta stimolerebbero la micro-circolazione, migliorando l’ossigenazione dei tessuti e favorendo l’eliminazione degli scarti metabolici.

Impieghi cosmetici

Dalla pressatura dei semi di karité si ottiene un burro formato da acido oleico (42-50%), stearico (30-45%), palmitoleico (3-9%), linoleico (4-7%) e una frazione insaponificabile che può raggiungere il 15%.

L’elevata quantità di frazione insaponificabile rende il burro di karité uno dei più interessanti lipidi vegetali impiegati nell’industria cosmetica. Alcune ricerche hanno dimostrato che le molecole contenute nella frazione insaponificabile stimolerebbero addirittura la biosintesi di collagene ed elastina da parte dei fibroblasti, di qui le proprietà densificanti ed elasticizzanti, utili per mantenere la pelle giovane e in buono stato. Infine, l’azione antiossidante che deriva dalla presenza di vitamine, conferisce al burro di karité proprietà antiossidanti e rigeneranti.

L’applicazione cutanea di questo ingrediente favorisce il mantenimento del colorito naturale della pelle, la idrata, la nutre e la protegge dagli agenti esterni (raggi solari, vento, freddo) per via delle sue ottime proprietà filmanti. Il burro di karité risulta inoltre ottimale per proteggere le labbra dagli agenti esterni e dalle screpolature che possono insorgere in seguito all’esposizione a condizioni atmosferiche sfavorevoli.

Di seguito alcune delle principali applicazioni cosmetiche del burro di karité.

– Idratazione cutanea: la disidratazione cutanea viene trattata restituendo alla pelle i normali costituenti del film idroacidolipidico e utilizzan­do sostanze in grado di ridurre l’evaporazione dell’acqua. Nel caso della pelle secca alipica (carente di lipidi), si punta a ristabilire l’equilibrio idrolipidico appor­tando lipidi (fosfolipidi, ceramidi, acidi grassi) e sostanze nutrienti tra cui il burro di karité.

– Protezione solare e doposole: oltre ai noti filtri solari di natura chimica e fisica, esistono i cosiddetti agenti filtranti naturali, sostanze presenti in alcuni estratti vegetali che sono in grado di proteggere la pelle dalle radiazioni UV. Tra queste ricordiamo in particolare: olio di germe di riso, olio di mallo di noce, olio di elicriso, olio di iperico, olio di caro­ta, estratti di aloe, ma anche l’insaponificabile di burro di karité. Sicuramente l’efficacia di questi ingre­dienti è decisamente minore rispetto a quella dei filtri chimici, ma il loro impiego in qualità di coadiuvanti li rende molto utili in affiancamento agli agenti filtranti primari.

– Trattamento del contorno occhi e labbra: alcune aree del viso tendono a invecchiare precocemente rispetto ad altre, in quanto presentano una pelle molto delicata e sottoposta ai continui movimenti delle espressioni. Tra queste zone troviamo il contorno occhi e il contorno labbra, che necessitano di trattamenti specifici e adatti a esigenze fisiologiche particolari. In virtù delle ottime proprietà protettive e anti-age, il burro di karité è un ottimo ingrediente nel trattamento di queste aree delicate. In particolare risulta molto utile per prevenire le micro-rughe che compaiono attorno alle labbra e che rendono più difficile il fissaggio del trucco.

Trattamento delle smagliature: si tratta di un inestetismo che dipendono prevalentemente da un danno con­nettivale che si verifica a livello del derma, associato inizialmente a manifestazioni di carattere infiammatorio e, in seguito, a episodi cicatriziali. L’epidermide si modifica progressivamente, riducendosi nello spessore e atrofizzan­dosi lentamente, mentre il derma risulta compromesso in tutte le sue componenti, a partire dallo spessore, che risulta ridotto. Il particolare profilo di aci­di grassi del burro di karité e le ottime proprietà emollienti e nutrienti lo rendono un ingrediente utile per ammorbidire la cute a livello delle smagliature. Le donne in gravidanza possono utilizzarlo come crema da applicare sulla pancia per la prevenire le smagliature, ma anche sul seno per mantenerne l’elasticità durante l’allattamento e prevenire la formazione di ragadi.

Trattamento delle mani: le mani secche possono essere di natura costituzionale o possono derivare da condizioni atmosferiche rigide o dall’utilizzo di prodotti cosmetici non adatti. Innanzitutto le mani disidratate devono essere lavate con detergenti delicati, arric­chiti con ingredienti protettivi; inoltre devono essere trattate con prodotti specifici a base di sostanze filmogene (in grado di formare sulla pelle una sottile pellicola che ridu­ce l’evaporazione), idratanti (trattengono l’acqua a livello cutaneo) ed emollienti (apportano sostanze specifiche che ammorbidiscono la cute). Nel caso di pelli parti­colarmente secche e screpolate si può ricorrere alle maschere per mani, arricchite con diversi principi funzionali. Le mani secche sono spesso associate a fenomeni di invec­chiamento precoce che favoriscono l’insorgenza di rughe, per questo è bene trattarle con cura. Il burro di karité è uno degli ingredienti principali nella produzione di cosmetici e maschere dedicate al trattamento delle mani.

– Impacchi per capelli: oltre che per la cura della pelle, il burro di karité viene utilizzato anche nei prodotti dedicati al trattamento dei capelli secchi. Inoltre, la sua applicazione fissa ricci e boccoli e li rende lucidi e voluminosi.

Paidocosmesi: le ottime proprietà nutritive e ammorbidenti del burro di karité lo rendono un ottimo ingrediente nel trattamento della pelle delicata dei neonati, soprattutto in presenza di arrossamenti causati dal pannolino.