L’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, ha aderito alla X edizione della campagna internazionale #MedSafetyWeek (3-9 novembre 2025), lanciando un messaggio chiaro e urgente a tutta la rete sanitaria e ai cittadini: “Tutti abbiamo un ruolo da svolgere per la sicurezza dei farmaci”.
L’iniziativa globale, che quest’anno ha visto la partecipazione di 132 organizzazioni in 118 Paesi, mira a incoraggiare la segnalazione dei sospetti effetti indesiderati come atto cruciale per l’aggiornamento continuo del profilo di sicurezza dei medicinali.
La drammatica sottostima: solo la “punta dell’iceberg”
Il presidente di AIFA, Robert Nisticò, ha fornito un dato che evidenzia l’urgenza dell’appello: solo il 5-10% di tutti i sospetti effetti indesiderati viene segnalato.
«Questo significa che vediamo solo la punta dell’iceberg e che potrebbe volerci più tempo per identificare importanti problemi di sicurezza. Sensibilizzando la popolazione attraverso la #MedSafetyWeek, vogliamo che sempre più persone sappiano quanto è importante la segnalazione» ha affermato Nisticò.
Tra i motivi più comuni che causano questa massiva sottosegnalazione rientrano la scarsa consapevolezza che tali effetti siano effettivamente collegati al farmaco, la tendenza a non ritenerli importanti, o semplicemente la dimenticanza.
Il ruolo strategico del farmacista nel colmare il gap
Per quanto il messaggio della campagna #MedSafetyWeek sia rivolto a tutti – pazienti, famiglie, medici e farmacisti – è innegabile che il farmacista si trovi in una posizione strategica per colmare il gap degli effetti non segnalati.
Il farmacista rappresenta, difatti, il professionista sanitario più accessibile fungendo da primo punto di contatto per il cittadino, specialmente per i farmaci di automedicazione o per gli effetti che si manifestano dopo che il paziente ha lasciato la struttura ospedaliera.
È quindi fondamentale che il farmacista da un lato sensibilizzi il paziente al momento della dispensazione circa l’importanza di monitorare eventuali cambiamenti fisici e dall’altro intercetti le segnalazioni informali dei pazienti, trasformandole in dati strutturati da inoltrare alle autorità regolatorie tramite la Rete Nazionale di Farmacovigilanza.
Come concluso dal presidente Nisticò, la sicurezza dei medicinali inizia da noi: «Non solo le Agenzie, ma ogni operatore sanitario ha il potere di rendere i farmaci più sicuri per tutti, facendo della segnalazione un dovere professionale quotidiano».


