Tre giornate dense di contenuti, confronti e prospettive future per il settore della nutraceutica, che si conferma in continua evoluzione e sempre più centrale nella medicina preventiva e personalizzata. Il XV Congresso Nazionale della Società Italiana di Nutraceutica (SINut), tenutosi presso l’Hotel Savoia Regency di Bologna, ha riunito professionisti e ricercatori da tutta Italia per fare il punto su un settore che intreccia scienza, clinica e salute pubblica.
Microbiota, longevità e genere: focus su target specifici
Uno dei filoni più approfonditi del congresso – oltre a quello sul cibo come medicina – ha riguardato il microbiota intestinale, la cui influenza si estende ben oltre l’ambito gastrointestinale. Relazioni accreditate hanno mostrato il ruolo del microbiota nella modulazione dell’infiammazione sistemica, nel metabolismo e perfino nel benessere neuropsichico. Si conferma la necessità di un approccio “sistemico” all’equilibrio microbico, anche attraverso integratori mirati, ancor meglio se personalizzati in base alle esigenze specifiche del soggetto.
Particolare attenzione è stata riservata alla nutraceutica nella longevità attiva: numerosi contributi hanno evidenziato l’efficacia di strategie nutraceutiche nel contrastare l’invecchiamento patogenico, nella prevenzione della sarcopenia e nella protezione cognitiva, per una vita attiva anche nella terza età. Non è sufficiente prolungare l’aspettativa di vita ma è fondamentale migliorarne la qualità, il concetto di base che ha fatto da “file rouge” tra i diversi interventi.

Tra gli argomenti più stimolanti emerge la nutraceutica “di genere”: gli esperti hanno discusso in merito alle differenze farmacocinetiche e fisiologiche tra uomini e donne nella risposta agli attivi nutraceutici, proponendo un cambio di paradigma verso una sempre maggiore personalizzazione degli interventi.
Dalla prevenzione cardiovascolare alla neuroprotezione
Ampio spazio è stato dedicato dal Congresso all’impiego clinico dei nutraceutici in ambito cardiometabolico. Numerose evidenze confermano l’utilità di fitocomplessi, polifenoli e berberina nella gestione del colesterolo, del controllo glicemico e dell’insulino-resistenza. Soprattutto nell’ottica di una eventuale quanto graduale rimozione del Riso Rosso fermentato, che finora si era affermato come protagonista indiscusso delle formulazioni.
Un numero di crescenti conferme hanno messo in evidenza l’innegabile efficacia di una delle piante più note, protagonista della dieta mediterranea: l’olio di oliva. Emergono comunque nuove prospettive d’impiego anche per le altre parti della pianta, come le foglie o le acque di vegetazione, particolarmente ricche di attivi funzionali utilizzabili in nutraceutica e cosmesi.

La necessità di consolidare l’uso clinico attraverso studi controllati e protocolli condivisi, rimane un’esigenza fortemente condivisa dai molteplici relatori e tra questi il Prof.Arrigo Cicero, la Dott.ssa Livia Pisciotta e la Dott.ssa Federica Fogacci. L’attenzione del mondo della prevenzione cardiovascolare è stata infine focalizzata sul ruolo delle fibre, la cui funzionalità va ben oltre il loro ruolo nella motilità intestinale.
In parallelo, cresce l’interesse per i nutraceutici in ambito neurologico: evidenze preliminari supportano l’efficacia di alcuni composti nel modulare stati infiammatori cronici, migliorare la risposta al dolore e agire da coadiuvanti nella protezione neurocognitiva, in un’ottica di prevenzione secondaria e supporto terapeutico. Tra i grandi classici, il Ginkgo biloba, pianta ben nota alla tradizione, supportata da un’evidenza scientifica particolarmente solida, che ne supporta l’efficacia.
Mondo Donna
Tra le sessioni più partecipate del Congresso SINut 2025 spicca quella dedicata al “Mondo Donna”, un focus tematico interamente dedicato alla salute femminile nelle diverse fasi della vita. Il panel ha approfondito come la nutraceutica possa contribuire al benessere della donna in momenti chiave come la fertilità, la gravidanza, il post-partum, la perimenopausa e la menopausa, fino all’età avanzata.
Nel corso degli interventi è emersa con forza la necessità di un approccio clinico e scientifico differenziato per genere, superando il modello unisex ancora troppo spesso dominante nella ricerca nutrizionale. I relatori hanno sottolineato come le differenze ormonali, metaboliche e infiammatorie tra uomo e donna impongano scelte specifiche in termini di ingredienti attivi, dosaggi e timing di assunzione.
Non solo integrazione: sinergia con attività fisica e riabilitazione
Grazie alla presenza di SINSeB (Società Italiana Nutrizione, Sport e Benessere) si sono svolte alcune sessioni particolarmente interessanti dedicate al ruolo dei nutraceutici in ambito sportivo e riabilitativo, dove si è discusso di sostanze naturali capaci di migliorare il recupero muscolare, ridurre l’infiammazione post-esercizio e supportare programmi di riabilitazione motoria, in particolare nei soggetti anziani o fragili.

Non è mancato un confronto critico sull’abuso di integratori in ambito amatoriale, con l’invito alla prudenza e alla valutazione clinica individuale prima dell’impiego. Durante il convegno SINut, alcuni relatori hanno sottolineato come i probiotici rappresentino – anche in questo contesto – una frontiera interessante, soprattutto nella gestione e nella prevenzione delle problematiche gastrointestinali dell’atleta.
Evidenze, regolamentazione e prospettive
Un messaggio trasversale emerso dalle varie sessioni è la necessità di standardizzare la ricerca clinica nel campo della nutraceutica, per garantire efficacia, sicurezza e riproducibilità dei risultati. Le future linee guida dovranno basarsi su dati solidi, preferibilmente derivanti da studi randomizzati e controllati, tenendo conto della variabilità interindividuale, oggi spesso trascurata.
Uno sguardo al futuro: appuntamento al SINut 2026
A chiusura dei lavori, il Prof. Arrigo F.G. Cicero, presidente della Società Italiana di Nutraceutica, ha voluto sottolineare l’elevata qualità scientifica del congresso, la partecipazione trasversale di farmacologi, nutrizionisti, medici clinici, ricercatori e aziende, ma anche il grande il valore del confronto interdisciplinare.
Nelle sue parole finali, ha ribadito l’impegno della SINut nel promuovere un approccio rigoroso, integrato e personalizzato alla nutraceutica, in linea con le nuove sfide della medicina moderna.
Il Prof. Cicero ha infine lanciato ufficialmente l’appuntamento alla prossima edizione del Congresso Nazionale SINut, che si terrà nelle giornate del 18-20 Giugno 2026, confermando la volontà della società di mantenere un dialogo aperto, aggiornato e basato sull’evidenza tra tutti gli attori del settore.
Voce alle aziende
Una delle peculiarità di questa edizione è stata l’elevata partecipazione del mondo aziendale: numerosi stand hanno movimentato le aree circostanti al Congresso, permettendo ai professionisti di entrare in contatto diretto con le soluzioni più all’avanguardia in tema di integrazione, prevenzione e medicina funzionale.
Tra le novità presentate alcune formulazioni a rilascio controllato e tecnologie di microincapsulazione per aumentare la biodisponibilità di attivi come curcumina, coenzima Q10, polifenoli. Molte le formulazioni sinergiche pensate per target specifici quali sindrome metabolica, infiammazione cronica di basso grado, benessere del microbiota intestinale. Informazioni precise ed efficaci, quelle fornite dalle diverse aziende del settore, validate da dossier scientifici e trial clinici pubblicati o in corso. L’attenzione crescente delle aziende e l’impegno a proporre soluzioni validate scientificamente indicano che il settore sta maturando, puntando a un dialogo sempre più stretto e produttivo con la medicina basata sulle evidenze.


