Salvaguardare la salute delle ossa è fondamentale per vivere meglio e più a lungo. Malattie croniche come l’osteoporosi colpiscono oltre 4 milioni di italiani, un dato con un forte impatto sociale ed economico. Anche il trend delle fratture da fragilità è preoccupante, il Sistema Sanitario spende circa 10 miliardi di euro all’anno per questo tipo di problematiche. A questi costi si aggiungono gli impatti indiretti: giornate lavorative perse, isolamento sociale, depressione, perdita di autonomia. Entro il 2034 le fratture potrebbero aumentare del 20%, arrivando a toccare quota 700.000 casi l’anno, una situazione allarmante per cui occorre intervenire.

NON ROMPERLE!”, questo è il nome della campagna di informazione promossa da Italfarmaco con il patrocinio di Fedios – Federazione Italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro nata per sensibilizzare la popolazione, in particolare Baby boomer e la Generazione x sulla salute ossea.

«Serve un cambiamento culturale che aumenti la consapevolezza, promuova stili di vita più sani e migliori la prevenzione e la cura anche nei più giovani. Il rischio di fragilità ossea riguarda non solo gli anziani, ma anche adulti e over 50, spesso inconsapevoli del problema. Tuttavia, è possibile intervenire fin da subito per proteggere la propria salute e prevenire conseguenze future. “NON ROMPERLE!” è un invito ad agire, a non rimandare e a prendersi cura del proprio futuro» ha dichiarato Luca Pisanello, Deputy General Manager Italfarmaco.

Il motor-home, che attraverserà l’Italia, ospiterà specialisti del metabolismo osseo che offriranno incontri informativi gratuiti per aiutare i cittadini su alcuni argomenti legati al benessere delle ossa come, ad esempio, il ruolo della dieta, dello stile di vita, del calcio e della Vitamina D.

«Le evidenze scientifiche internazionali ci dicono che per prevenire la fragilità ossea serve un approccio integrato che combini corretti stili di vita, attività fisica mirata, alimentazione ricca di calcio, vitamina D e, quando necessario, un supporto farmacologico mirato – ha spiegato Giulia Letizia Mauro, professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Palermo e Direttore del Dipartimenti assistenziale di riabilitazione fragilità e continuità assistenziale A.O.U. Policlinico Palermo – Regimi alimentari non bilanciati e allenamenti non idonei, spesso diffusi online e senza solide basi scientifiche, possono avere effetti negativi sul metabolismo osseo. Prima di lasciarci tentare dall’ultima dieta virale, fermiamoci un attimo e consultiamo uno specialista qualificato: la salute delle ossa non è un dettaglio trascurabile, ma un investimento fondamentale per il nostro futuro».

L’osteoporosi rappresenta un ostacolo all’ healthy aging, è necessario affrontarla in modo tempestivo e mirato non solo cercando di evitare fratture, ma anche proteggendo l’autonomia, la mobilità e il benessere psicologico.

«In questo scenario, il medico di medicina generale è una figura chiave per intercettare i segnali di rischio nella fase precoce – ha sottolineato Ferdinando Silveri, vicepresidente FEDIOS – È il primo alleato del paziente: può avviare un percorso di prevenzione efficace che integri supplementazione, controlli mirati e, soprattutto, supporto a stili di vita salutari e sostenibili nel tempo. Senza questa alleanza medico-paziente, rischiamo di perdere occasioni fondamentali per prevenire fratture, migliorare la qualità della vita e monitorare l’aderenza al trattamento che nella terapia dell’osteoporosi rappresenta un problema molto rilevante».

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