Le trattative per il rinnovo del CCNL dei farmacisti collaboratori è in una situazione di stallo. Da un mese i sindacati hanno sospeso le trattative, inoltre, hanno respinto l’offerta di un aumento retributivo di 120 euro in tre anni. La situazione ha scatenato malcontento che è sfociato in presidi e manifestazioni in diverse città italiane.
In questo contesto, si inserisce la proposta del presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Roma, Giuseppe Guaglianone, che in una lettera indirizzata al presidente della FOFI, Andrea Manelli, ha chiesto l’introduzione nel CCNL di un’indennità di specificità sanitaria, sul modello dell’Area Medica e Veterinaria del comparto Sanità pubblica. L’iniziativa mira a riconoscere formalmente la natura sanitaria del farmacista collaboratore, senza dover affrontare il complesso passaggio a una diversa area contrattuale.
Il farmacista collaboratore ha un ruolo centrale all’interno della Farmacia dei servizi, per questo motivo è necessario un nuovo accordo contrattuale che ne valorizzi la figura.
«Credo che questo riconoscimento non sia più rinviabile – ha dichiarato Guaglianone – viste le nuove e crescenti responsabilità connesse al modello della farmacia dei servizi, che ha ridefinito il ruolo del farmacista come presidio sanitario di prossimità».
L’auspicio espresso da Guaglianone è non solo che l’indennità di specificità sanitaria venga inclusa nelle voci del CCNL, ma che il suo valore economico possa allinearsi ai principi di riconoscimento già affermati per altre professioni sanitarie.
Il comitato di valutazione della FOFI ha valutato la proposta manifestando disponibilità ad approfondimenti futuri.