Costruzione di reti, integrazione e prossimità in risposta ai bisogni e alle richieste del territorio, fare innovazione tecnologica e progettuale, digitalizzazione, sensibilizzazione al ruolo, cruciale, della prevenzione per garantire salute alla persona e al sistema.

Sono alcuni degli elementi che stanno ridisegnando la visione e il concetto di cura, in cui la farmacia attuale e del prossimo futuro, avrà un ruolo sempre più (pre)dominante nell’affiancamento al cittadino, con un “investimento” di nuove responsabilità e opportunità per il ben-essere dell’intero territorio in alleanza con le strutture e gli stakeholder che lo compongono.

È quanto emerso da “Spazi di salute”, un progetto di Federfarma Lombardia che si è chiuso a Milano il 21 Novembre, un roadshow partito nel 2022, che in tre anni ha “viaggiato” sul territorio nelle diverse province – Varese, Bergamo e Lodi nell’anno 2025 – per un confronto proattivo con le ATS (Agenzia di Tutela della salute), le ASST (Aziende Socio sanitarie Territoriali) e le amministrazioni. Obiettivo: efficientare il sistema farmaceutico dove la farmacia si qualifica anello efficace per avviare campagne di prevenzione e supportare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che, senza i presidi, è vocato al collasso.

Il “profitto” di un anno di lavoro

Rinnovo del SISS, il Sistema Informativo Socio Sanitario di convenzione che lega le farmacie al sistema sanitario regionale ma anche dematerializzazione delle ricette e migrazione in Cloud.

Per aggiungere poi l’ingresso delle farmacie nel Fascicolo Sanitario Elettronico, il potenziamento del servizio al cittadino di scelta e revoca del medico di famiglia, le firme elettroniche semplificate e avanzata, il rinnovo della Convenzione Nazionale dei farmacisti, l’approvazione dell’accordo tra Regione Lombardia e farmacie per l’erogazione di prodotti aproteici e ipoproteici a pazienti nefropatici senza dimenticare la promozione delle prevenzione con screening, quali ad esempio la distribuzione e la raccolta dei kit per il colon retto, ampliamento di nuovi vaccini, passaggio di alcuni farmaci in una diversa classe.

Sono i risultati del forte impegno della farmacia solo nell’ultimo anno di attività, che guarda oltre il presente. «Sono stati fatti grandi progressi sul fronte della digitalizzazione – ha dichiarato Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia – per offrire un servizio farmaceutico territoriale sempre più adatto a un cittadino che invecchia, fragile e con cronicità, e che ha meno possibilità di spostarsi per accedere alle prestazioni. È cresciuto il nostro coinvolgimento nelle campagne regionali di profilassi: alla vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid, quest’anno si è aggiunta l’antipneumococcica. Oggi le farmacie sono veri e propri spazi di salute, dove si coniugano benessere della collettività, prevenzione, innovazione e attenzione all’ambiente, grazie alla dematerializzazione. Per il futuro, siamo pronti a raccogliere nuove sfide, intensificando la proficua clolaborazione con Regione Lombardia e con tutti i soggetti impegnati nell’erogazione di servizi sanitari ai cittadini».

Annarosa Rocca, presidente di Federfarma Lombardia

Si profilano infatti ulteriori “innovazioni” per il presidio per il 2026: «Presto si si potranno eseguire in farmacia – ha annunciato Guido Bertolaso, Assessore regionale al Welfareanche le vaccinazioni contro HPV (Papilloma Virus Umano) e difterite-tetano-pertosse».

Innovazione

Non solo tecnologie per lo sviluppo di strumenti chirurgici o medical device: innovazione significa anche soluzioni di avvicinamento paziente, come la telemedicina, e progetti tesi a migliorarne la qualità di vita, a favorire l’integrazione con il territorio, a vedere il paziente in una dimensione orizzontale al cui benessere collaborano in sinergia figure dedicate e stakeholder a più livelli.

farmacia dei servizi

In quest’ottica la farmacia territoriale lavorerà in collaborazione con le strutture ospedaliere, le ATS e ASST per fare “rete”. «Occorre dare priorità alla messa a punto di strategie in grado di connettere territorio-ospedale-farmacia – ha aggiunto Silvano Casazza, Direttore Generale ATS Milano Città Metropolitana – per omogenizzare i servizi, renderli più efficienti ed efficaci, più inclusivi e prossimi al paziente. Ciò cambia anche la visione del territorio, prima definito per differenza, cioè tutto ciò che non era ospedale. Oggi grazie anche a un decreto che ne ha meglio profilato l’organizzazione, ha un’identità per essenza. Sottolineato anche dall’ultima riforma di Regione Lombardia in cui si è passati da un concetto di polo ospedaliero e rete territoriale, alla valorizzazione del polo territoriale. Richiamare il territorio significa porre l’accento su tutti i servizi di prossimità di cui la farmacia è garante e parte integrante, insieme a Medici di Medicina Generale, servizi comunitari e socio sanitari. Le farmacie, pertanto, si qualificano come uno (s)nodo essenziale della rete per l’erogazione di specifici servizi, utili alla cura di cittadini e pazienti. Il cittadino necessita di continuità della cura e dell’assistenza, che a sono prerogativa per il raggiungimento degli outcome terapeutici, quindi di riduzione di accessi ai servizi ospedalieri e contenimento dei costi per il sistema, cui la farmacia può contribuire in maniera (im)portante».


La prevenzione

Al centro degli interessi vi è la prevenzione, risposta concreta ai bisogni di salute del territorio, del cittadino e di sostenibilità del sistema. Ambito in cui la farmacia lombarda “dà i numeri”, importanti:

  • 612.334 campioni consegnati nel 2025, a fronte della consegna dei kit per lo screening del colon retto
  • oltre 506mila inoculazioni di vaccini dall’inizio della campagna vaccinale (un solo mese), di cui più di 385mila antiinfluenzali, raggiungendo i numeri dell’intera campagna 2024-2025
  • più di 102mila vaccini anti-Covid erogati, pari al 42% del totale regionale, tra ottobre e novembre 2025
  • quasi 19mila vaccini antipneumococco, sperimentali in regione Lombardia


A questi si uniscono i numeri dei servizi al cittadino, come 2 milioni di scelte e revoca del medico di famiglia, dall’introduzione del servizio, grazie anche al supporto di tecnologie, quali la piattaforma Armax che linka medici, farmacie e hub vaccinali e la Pharma Data Alert, per la gestione dei documenti che facilitano l’organizzazione dei materiali anche in vista di visite ispettive.

Stato dell’arte e novità vaccinali in farmacia

Il Decreto Semplificazioni, approvato in via definitiva dalla Camera nella seduta del 29 ottobre 2025, quindi legge dalle prossime settimane, tra i vari aspetti ha introdotto anche un ampliamento dei servizi vaccinali in farmacia, dove potranno essere somministrati tutti i vaccini inclusi nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, a soggetti di età superiore a 12 anni, potenziando così la capillarità delle campagne vaccinali sul territorio.

«Il farmacista – ha chiarito Andrea Mandelli, Presidente FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani) – sarà formato ed educato alla loro erogazione e somministrazione e in ambito di formazione sarà obbligato all’aggiornamento annuale. Si sta, inoltre, lavorando al rinnovo della “metodologia” della formazione accademica ferma al decreto Bindi».

Le farmacie potranno dare un grande supporto nella vaccinazione antinfluenzale in età pediatrica: «La nuova formulazione spray nasale, maneggevole e facile da erogare – ha commentato Danilo Cereda, Direttore UO Prevenzione, Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia – appositamente pensato per i bambini, ma adatto anche alla popolazione adulta, trova nella farmacia un luogo ideale di somministrazione, alleviando il carico di MMG e territorio. Inoltre, per l’anno 2026 si intende rafforzare l’offerta vaccinale attuale, compresa l’antipneumococcica, passando attraverso la chiamata attiva alla popolazione avente diritto, mentre è in valutazione la possibilità di far scendere l’offerta anche ai minori sotto ai 12 anni».

Andrea Mandelli, presidente di FOFI

Le altre novità del Decreto Semplificazioni

“Ricetta aperta” con durata annuale, l’Articolo 62 stabilisce infatti che il medico potrà indicare nella ricetta dematerializzata la posologia e la quantità di farmaci da erogare fino a dodici mesi. «Ciò favorirà soprattutto i pazienti cronici – ha sottolineato ancora Mandelli – che non dovranno più recarsi dal proprio medico di famiglia per il solo rinnovo della ricetta, valorizzando così il ruolo del farmacista che avrà comunque il compito di segnalare al medico eventuali criticità nell’aderenza terapeutica. Inoltre in ottica di continuità della cura, i pazienti potranno ricevere in farmacia le terapie prescritte anche esibendo la documentazione di dimissione ospedaliera o i referti del Pronto Soccorso. Serve ora coinvolgere la popolazione, il terzo settore, le associazioni mettendo al centro le farmacie, collegate in modo facile a Regione Lombardia con delle politiche concrete legate alla prevenzione. Con questo schema di gioco è e sarà possibile raggiungere enormi risultati non a beneficio della farmacia, ma della popolazione e del territorio».

L’impegno di Regione Lombardia

Sono stati investiti ulteriori 350 milioni nella nuova manovra di bilancio nella prevenzione. «La sfida – dichiara Emanuele Monti, Presidente Commissione IX Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia – è utilizzare al meglio questi fondi e metterli a regime nelle varie realtà territoriali, coinvolgendo in misura sempre maggiore le farmacie, come realtà che presidia il territorio. La grande adesione dei cittadini ai servizi offerti dalle farmacie conferma che prossimità e innovazione sono oggi elementi imprescindibili per un sistema sanitario equo e inclusivo. In Regione Lombardia stiamo costruendo un modello che valorizza le farmacie come hub territoriali capaci di intercettare i bisogni reali delle persone e rafforzare la prevenzione».

Farmacie, la chiave per il supporto del SSN

Senza i presidi il sistema non regge. «Il nuovo assetto della sanità territoriale vede nella farmacia un riferimento di prossimità in grado di avvicinare l’assistenza sanitaria e la dispensazione dei medicinali ai nostri pazienti – ha concluso Marco Alparone, Vicepresidente e Assessore al Bilancio di Regione Lombardia – La “croce verde” rappresenta un presidio sociosanitario sul territorio capace non solo di rispondere a un bisogno, ma di accompagnare i pazienti durante il loro percorso. Investire nella farmacia significa stabilizzare l’offerta di servizi e potenziare il modello organizzativo delineato dal DM 77, generando sostenibilità economico-finanziaria in termini di sistema e sostenendo la rete delle farmacie per il rafforzamento del SSN».

Marco Alparone, Vicepresidente e Assessore al Bilancio di Regione Lombardia

 

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