L’endometriosi colpisce in Italia 3 milioni di donne, con maggior frequenza tra i 25 e i 34 anni. Il disturbo ha una diagnosi difficile e molto lunga. In media, prima di riconoscerlo passano anche dieci anni. Una patologia estrogeno dipendente dovuta al distacco dell’endometrio: il tessuto che riveste l’utero migra in altre sedi del corpo e risponde al naturale ciclo mestruale, infiammandosi periodicamente. Intervenire in tempo è fondamentale: il 50% delle donne che non riesce a procreare soffre, infatti, di endometriosi. “È disponibile in Italia la prima terapia a base di dienogest”, spiega il professor Felice Petraglia, direttore della scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Siena durante i lavori del XX convegno clinico della Società della Riproduzione (SIDR). “Questo è l’unico progestinico orale studiato e messo in commercio con l’indicazione per il trattamento della patologia”, prosegue Petraglia, “con profili di tollerabilità e sicurezza che ne permettono l’impiego a lungo termine. Lo ha dimostrato un lavoro multicentrico europeo, coordinato dal policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena e pubblicato nel 2012 su Archives of Gynecology and Obstetrics. Sono state coinvolte 168 pazienti che avevano già completato un trattamento di 3 mesi con dienogest (2 mg al giorno), arrivando a ben 65 settimane in totale, senza registrare particolari problematiche. L’efficacia clinica è stata valutata attraverso i seguenti parametri: sollievo dal dolore e riduzione delle lesioni. La molecola attenua i sintomi senza significativi effetti collaterali da ipoestrogenismo, come la riduzione della densità minerale ossea. Dopo vent’anni di attesa disponiamo finalmente di un rimedio efficace e specifico per l’endometriosi, che per le sue caratteristiche potrebbe diventare il farmaco di riferimento per questo disturbo”.
Dienogest è in commercio?
Sì, esistono formulazioni contenenti questo principio attivo in commercio anche in Italia. Dovrebbe parlarne con il proprio medico, essendo medicinali per cui necessita la ricetta.
Cordiali saluti.
Chiara Cominoli