Tra le terapie non convenzionali a cui si può ricorrere per il trattamento degli acufeni vi sono la fitoterapia, l’omeopatia e l’agopuntura. Quali sono i principali rimedi omeopatici da consigliare?
Il termine acufene, di derivazione greca, conosciuto anche come tinnito, è la percezione del suono in assenza di uno stimolo acustico. Sono comunemente descritti come fastidiosi fischi nell’orecchio, fruscii, ronzii o sibili a varia tonalità e intensità. Tra i trattamenti farmacologici convenzionali a disposizione segnaliamo anestetici locali, ansiolitici, antidepressivi, tossina botulinica. Sono spesso utilizzate anche terapie psicologiche (cognitivo-comportamentali e mindfulness, basate su rilassamento mediante consapevolezza). Appare evidente, quindi, come l’acufene non sia facile da trattare e spesso si adottino tecniche per “conviverci” senza eccessiva sofferenza. Un supporto utile è offerto anche dalle terapie non convenzionali, in particolare da fitoterapia, omeopatia e agopuntura.
In ambito omeopatico ogni acufene dovrà essere “repertorizzato”, raccogliendone le caratteristiche (tipo di suono, modalità e temporalità di insorgenza, miglioramenti e peggioramenti) in modo da prefigurare l’acufene specifico del soggetto che se ne lamenta.
Uno dei rimedi a cui pensare è Calcarea Carbonica, in soggetti tipicamente obesi, sedentari e freddolosi; in questo caso si assocerà generalmente a vertigini, sudorazione fredda e pregresse otiti.
Sintomi diversi, rimedi differenti
China officinalis fu il primo rimedio sperimentato da Hahnemann utilizzabile in caso di acufeni, specialmente se accompagnati da cefalea o nevralgie in soggetti che lamentano spesso disturbi intestinali, insonnia e febbri periodiche.
Coffea cruda è un rimedio i cui sintomi sono stati sperimentati da chiunque abusi di caffè: ipersensibilità, nervosismo e iperreattività sono le caratteristiche dominanti. Il suo uso in caso di acufeni è collegato alla grande sensibilità verso i rumori di questi soggetti, che lamentano spesso nevralgie e ronzii avvertiti più frequentemente a livello occipitale.
Nella cura di acufeni provocati da cause auricolari, quali le otiti croniche, specialmente quando lo si avverte a sinistra, peggiora durante la notte e migliora in presenza di un rumore reale di fondo, come quando si viaggia su un treno, il rimedio utilizzato è Graphites. Hyosciamus niger è utilizzabile nella cura degli acufeni collegati al sovraccarico temporo-mandibolare da eccessivo digrignamento notturno (bruxismo).
Negli acufeni collegati specialmente a sinusiti e catarri tubarici è consigliato Kalium carbonicum, mentre Natrium sulphuricum cura acufeni secondari a pregressi traumi cranici o cervicali, che peggiorano in particolari condizioni climatiche (tempo umido e piovoso).