Recupero di farmaci validi non scaduti, i risultati del progetto pilota a Bari

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L’iniziativa, frutto dell’accordo tra Intesa San Paolo e Fondazione Banco Farmaceutico onlus, è stata avviata a Bari come progetto pilota lo scorso gennaio e ha visto il coinvolgimento di 11 farmacie. Nei primi 6 mesi sono state raccolte 3.247 confezioni di medicinali per un valore complessivo di 107.495 euro

Oltre 3mila confezioni di medicinali (per la precisione, 3.247) raccolte nelle 11 farmacie del territorio che hanno aderito all’iniziativa, per un un valore di 107.495 euro. È il dato relativo alla fase pilota del progetto di “Recupero farmaci validi non scaduti”, frutto dell’accordo tra Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e Intesa San Paolo, avviata a Bari lo scorso gennaio e protrattasi per sei mesi.

I medicinali validi recuperati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno sono stati consegnati all’Emporio della Salute. L’Emporio, oltre a dispensare farmaci alle persone indigenti, svolge un ruolo di hub al quale possono accedere le Caritas parrocchiali e le realtà assistenziali del territorio convenzionate con Banco Farmaceutico. Finora hanno beneficiato dei medicinali raccolti 1.300 persone in stato di indigenza.

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Recupero farmaci, l’iniziativa

L’iniziativa, nata, come detto, dall’accordo tra Intesa Sanpaolo e Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, è stata realizzata con il sostegno dell’Assessorato alla Città solidale e inclusiva del Comune di Bari, dell’Ordine dei farmacisti della Provincia di Bari e Bat, di Federfarma Bari, di Caritas Diocesana Bari Bitonto e dell’Associazione di solidarietà sociale Rogazionisti Cristo Re Onlus.

Il progetto rappresenta un’importante iniziativa di economia circolare, dal momento che permette di rimettere in circolo, e donare ai bisognosi, medicinali che altrimenti andrebbero buttati. Questo determina rilevanti benefici anche di carattere ambientale, con una riduzione di rifiuti speciali e un conseguente risparmio sui costi di smaltimento, oltre a maggiori risorse economiche per il terzo settore.

Come funziona il progetto

Nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa vengono posizionati contenitori speciali di raccolta in cui i cittadini, assistiti dal farmacista, professionista che monitora la corretta esecuzione dell’operazione, possono immettere confezioni di farmaci di cui non hanno bisogno, ancora in corso di validità.

I farmaci, per essere accettati, devono avere almeno un periodo di 8 mesi dalla scadenza, essere correttamente conservati, posizionati nella loro scatola originale, integra. Sono esclusi dalle donazioni farmaci contenenti sostanze stupefacenti e psicotrope, farmaci ospedalieri e medicinali che richiedono la conservazione in frigorifero. I farmaci ricevuti vengono donati agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico.

I risultati della partnership tra Banco Farmaceutico e Intesa Sanpaolo

In tutta Italia, l’accordo di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Banco Farmaceutico ha consentito, dal 2018, di inaugurare il recupero di farmaci validi in 9 nuove città e di potenziarlo in altre 5, dove sono stati raccolti, complessivamente, 241.587 medicinali, per un valore di 4.626.725 di euro; grazie a questa iniziativa, in quattro anni, sono state sostenute 75 realtà assistenziali e aiutati 464.576 soggetti in stato di bisogno.

Complessivamente, dall’avvio dell’iniziativa nel maggio 2013 ad oggi, il recupero di farmaci validi ha consentito il recupero di oltre 1 milione di farmaci (per un valore superiore ai 16 milioni di euro) in 21 città. Nel primo semestre 2021, raccolti 142.744 confezioni per un valore di oltre 2,5 milioni di euro.