Il Ddl bilancio per il 2023, approvato in Senato nei giorni scorsi, ha confermato una remunerazione aggiuntiva per le farmacie a partire dal prossimo 1° marzo per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale, riconoscendo ai presidi il loro importante ruolo di servizio di prossimità

Con 107 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione, il Ddl bilancio approvato in Senato è diventato Legge per il 2023, andando a rappresentare la prima manovra finanziaria dell’attuale Governo.

All’interno della Legge di bilancio è stata confermata la remunerazione aggiuntiva per le farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale a partire dal prossimo 1° marzo 2023. Si tratta di un ulteriore riconoscimento, da parte delle istituzioni del ruolo essenziale svolto dalle farmacie come servizio di prossimità.

La conferma del riconoscimento, viene precisato, è frutto degli esiti positivi della sperimentazione effettuata nel biennio precedente 2021-22 che aveva stabilito, in favore delle farmacie, una maggiore remunerazione per i medicinali erogati con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale, nel rispetto di un tetto di spesa di 50 milioni di euro per il 2021 e di 150 milioni per il 2022.

Salvaguardare la rete di prossimità delle farmacie

In continuità con quanto accaduto nei due anni precedenti e nel confermare anche per il 2023 un’analoga remunerazione aggiuntiva, il comma 532 della Legge di bilancio precisa che la stessa è finalizzata “a salvaguardare la rete di prossimità rappresentata dalle farmacie italiane”.

Non sono solo queste, tuttavia, le misure stanziate in favore della sanità. È stato anche stabilito, infatti, che il Fondo sanitario nazionale (Fsn) crescerà di ulteriori 2,150 miliardi nel 2023, che si aggiungono ai 2 miliardi in più già stanziati dalla manovra del precedente Governo, facendo così salire il Fondo a 128,211 miliardi. Incrementato inoltre di 650 milioni di euro per l’anno in corso il fondo destinato all’acquisto dei vaccini anti Sars-CoV-2 e di farmaci per la cura del Covid-19.