La stagione respiratoria 2025-2026 ha preso ufficialmente il via sotto l’egida di un rinnovato sistema di sorveglianza. L’Istituto Superiore di Sanità – ISS, ha rilasciato il primo rapporto della rete RespiVirNet, che introduce una significativa novità metodologica e contemporaneamente vede le farmacie in prima linea nella campagna di sensibilizzazione vaccinale.
La nuova sorveglianza: dalle ILI alle ARI
Il monitoraggio dei casi di infezioni respiratorie acute (ARI) è entrato in una nuova fase, caratterizzata da una definizione di caso più ampia e omogenea con gli standard europei dell’ECDC.
RespiVirNet ha difatti abbandonato la precedente definizione di Sindromi Simil-Influenzali (ILI), che richiedeva la coesistenza di un sintomo respiratorio con uno sistemico (dolori muscolari, malessere), per adottare il concetto di Infezioni Respiratorie Acute (ARI). La nuova definizione si limita alla coesistenza di sintomi respiratori come tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria.
Questo ampliamento definitorio consente di monitorare con maggiore accuratezza la circolazione di virus respiratori diversi dall’influenza, rendendo la sorveglianza più completa.
I primi dati stagionali
Il rapporto ISS relativo alla settimana 20-26 ottobre stima circa 427 mila casi di infezioni respiratorie acute. L’incidenza totale si attesta a 7,36 casi per mille assistiti, un dato che l’Istituto considera in linea con le stagioni precedenti, sebbene il confronto diretto sia reso difficile dalla nuova metodologia di calcolo.
I più colpiti in questa fase iniziale risultano essere i bambini della fascia 0-4 anni, con un’incidenza di circa 18 casi per mille assistiti. A livello virologico, i virus influenzali e il Virus Respiratorio Sinciziale – VRS, mostrano ancora un basso tasso di positività, mentre circolano maggiormente rhinovirus, SARS-CoV-2 e virus parainfluenzali.
Farmacie in prima linea nella sensibilizzazione alla vaccinazione
Di fronte all’avvio della stagione, il direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Anna Teresa Palamara, ha sottolineato l’urgenza della prevenzione: «È presto per stimare quale sarà l’andamento della stagione, ma ricordiamo che questo è il momento più adatto per vaccinarsi, per avere la massima protezione quando il numero di casi inizierà a salire, soprattutto per le persone più fragili».
È in questo momento cruciale che la rete capillare delle farmacie entra in gioco non solo come punto di erogazione vaccinale, ma come presidio informativo attivo.
I farmacisti agiscono come sentinelle sul territorio, facilitando l’accesso alla conoscenza e trasformando il consiglio da banco in un atto di salute pubblica strategico.
Ancora una volta la farmacia si conferma un partner insostituibile non solo per la somministrazione diretta dei vaccini ma nel promuovere una cultura della prevenzione e della consapevolezza sul territorio.


