Rafforzare la prevenzione, sostenere la salute di bambini e valorizzare il ruolo dei Pediatri di Famiglia come presidio fondamentale di sanità pubblica: sono questi i temi al centro del XIX Congresso Nazionale FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), tenutosi a Cagliari dal 25 al 28 settembre, dal titolo “Il Pediatra di Famiglia a tutela della salute dell’adulto di domani. Dalle disuguaglianze all’inverno demografico, dall’ambiente alle dipendenze”.
Accanto all’approfondimento scientifico, l’appuntamento ha messo al centro le sfide più urgenti della pediatria territoriale, pilastro del sistema delle Cure Primarie, con l’obiettivo di costruire percorsi sempre più efficaci a sostegno della salute delle nuove generazioni e del futuro del Paese.
È stato pertanto proposto un programma ricco e multidisciplinare, così da abbracciare tutte le dimensioni della pediatria contemporanea: dalle malattie rare alle emergenze pediatriche, dalla prevenzione e promozione della salute, alla gestione di vecchie e nuove dipendenze, senza trascurare temi cruciali come l’ambiente, l’alimentazione e le nuove tecnologie.
Incentivare le alleanze sul territorio: la collaborazione con i farmacisti
Al Congresso ha preso il via un nuovo progetto che vede Pediatri di Famiglia e farmacisti insieme per rafforzare la conoscenza delle manovre salvavita in età pediatrica. L’iniziativa, frutto di un’intesa tra la FIMP e la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), ha previsto l’erogazione, durante le giornate congressuali, di corsi di formazione sulle manovre di Basic Life Support (BLS), tenuti dai Pediatri di Famiglia. Un percorso per permettere ai farmacisti di acquisire competenze pratiche da mettere in atto nei presidi, a tutela della sicurezza e della salute dei più piccoli.
«Siamo molto orgogliosi dell’avvio di questa iniziativa. Un ulteriore esempio di come il lavoro di squadra e l’azione sinergica tra professionisti della salute possano rafforzare il nostro Servizio Sanitario Nazionale, anche attraverso il potenziamento della rete territoriale», ha affermato Antonio D’Avino, presidente nazionale FIMP.
Il valore della collaborazione
Il segretario di Federfarma-Sunifar, Renato Usai, ha dichiarato: «Pediatra e farmacista, con competenze diverse, sono punti di riferimento per le famiglie, per i problemi di salute che riguardano in particolare i bambini. La farmacia può creare un rapporto di fiducia con i cittadini, che nasce da una serie di punti di forza quali la capillarità, la facilità di accesso, il fatto di essere convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, la professionalità degli operatori e l’informatizzazione».
Di frequente capita che in farmacia vi sia la richiesta di un consiglio su piccoli disturbi o sulla cura del neonato. In questo senso, «il farmacista non fornisce solo una consulenza sanitaria, ma spesso è chiamato a rassicurare i genitori in ansia per il loro piccolo, orientandoli, se necessario, al pediatra – ha proseguito Usati -. Per migliorare il supporto alle famiglie sarebbe importante rafforzare la collaborazione tra pediatri e farmacisti, creando modalità strutturate di dialogo, confronto e scambio di informazioni tra queste due figure professionali. Da parte delle farmacie c’è piena disponibilità a collaborare, affinché il pediatra possa svolgere al meglio il proprio lavoro e perché le famiglie si sentano sicure».
Maria Pia Orrù, presidente di Federfarma Cagliari, ha aggiunto: «Il dialogo tra pediatra e farmacista è un elemento centrale per garantire la salute dei minori e per rassicurare e orientare le famiglie verso la soluzione più corretta per i loro figli. I fronti su cui lavorare insieme sono molti ed è importante incominciare a ragionare in un’ottica di collaborazione e sinergia, senza sovrapposizioni di ruoli e funzioni, ma nel rispetto delle competenze di ciascuno. L’obiettivo che ci unisce è la tutela della salute dei nostri concittadini, dai più piccoli ai più grandi».
Nuove strategie di prevenzione: screening, immunizzazione e stili di vita
La sinergia con i farmacisti si inserisce in un più ampio percorso che vede la Pediatria di Famiglia impegnata non solo nell’assistenza clinica ma anche nella costruzione di nuove strategie di prevenzione, dall’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) fino allo screening per diabete di tipo 1 e celiachia reso obbligatorio dalla Legge 130/2023. La fase pilota di quest’ultimo, che ha coinvolto oltre 5.300 bambini, ha già dimostrato l’efficacia del modello, confermando il ruolo dei pediatri come sentinelle sul territorio.
Malattie rare ed emergenze pediatriche, ma anche temi cruciali come la promozione di corretti stili di vita, la gestione delle dipendenze vecchie e nuove, l’impatto dell’ambiente sulla salute e il ruolo delle nuove tecnologie nel supportare diagnosi, terapie e percorsi di assistenza.
Un approccio che non si limita alla dimensione strettamente clinica, ma che include i determinanti sociali e culturali del benessere, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e garantire pari opportunità di salute a tutti i bambini, indipendentemente dal contesto in cui crescono. Come sottolineato dagli organizzatori, il Pediatra di Famiglia non è soltanto il primo referente sanitario dei più piccoli, bensì una guida lungo l’intero percorso di crescita, dall’infanzia all’adolescenza, che contribuisce alla formazione di adulti più sani e consapevoli.


