La prescrizione di cannabis a uso medico in Italia riguarda, come stabilito dal Decreto Ministeriale del 9 novembre 2015, l’impiego:
- nel dolore cronico e nel dolore associato a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale;
- nella nausea e nel vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per Hiv;
- come stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da Aids e nell’anoressia nervosa;
- con effetto ipotensivo nel glaucoma;
- per la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette.
Il medesimo Decreto ha previsto che l’attività di sorveglianza di sospette reazioni avverse, coordinato dall’Istituto superiore di sanità, venga effettuato attraverso la raccolta “delle segnalazioni di sospette reazioni avverse associate alla somministrazione delle preparazioni magistrali a base di cannabis, secondo le procedure del sistema di fitosorveglianza, informando l’Ufficio centrale stupefacenti della Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della salute”.
La sorveglianza nel primo semestre 2024
Dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, stando al rapporto di recente pubblicazione del Centro nazionale di ricerca e valutazione preclinica e clinica dei farmaci dell’Istituto superiore di sanità (Iss), continua a evidenziarsi un’importante riduzione del numero di segnalazioni pervenute al sistema di fitosorveglianza. Nel semestre in oggetto sono state riscontrate solo 2 segnalazioni, a fronte delle 5 registrate nel semestre precedente.
Due sole segnalazioni ricevute
Le due segnalazione hanno riguardato due pazienti di rispettivamente 64 e 83 anni, un uomo e una donna. La durata del trattamento della preparazione magistrale a base di cannabis era riportata in una sola delle due segnalazioni ed era pari a circa 3 mesi. Le segnalazioni non riportavano indicazioni relative alla posologia della preparazione magistrale, ma solo il numero di gocce da assumere. In una segnalazione è stato tuttavia possibile ricavare la dose per singola goccia dalle informazioni riportate.
Entrambe le segnalazioni riportavano la presenza di patologie concomitanti o condizioni predisponenti; in un solo caso erano indicati i farmaci assunti in concomitanza. Tutte le segnalazioni sono state valutate secondo le modalità previste dal sistema di fitosorveglianza e per entrambe la correlazione causale è stata valutata come “possibile”.
Le segnalazioni sono pervenute dalla Liguria e dal Friuli Venezia Giulia e in entrambi i casi i segnalatori erano medici.