L’annuario Statistico del Ssn relativo all’anno 2020 realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero della Salute evidenzia, nell’anno in analisi, 103.092 medici e 264.686 infermieri operanti nel Ssn, con un aumento complessivo, in termini di unità, del 2,3% rispetto al 2019. Il rapporto ha previsto anche un focus specifico dedicato all’assistenza dei pazienti Covid-19

Il personale sanitario complessivo del Servizio sanitario nazionale (Ssn) nel 2020 è stato di 617.466 unità, di cui 103.092 medici e 264.686 infermieri, con un aumento di unità del 2,3% rispetto al 2019. Sono alcuni dei dati evidenziati dallAnnuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2020, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero della Salute.

Strutture disponibili e tipologia di assistenza erogata

A livello di strutture (ospedaliera, specialistica ambulatoriale, territoriale residenziale, territoriale semiresidenziale, altra assistenza territoriale e riabilitativa e per natura, pubblica e privata accreditata) le strutture censite risultano pari a 1.004 per l’assistenza ospedaliera, 8.803 per l’assistenza specialistica ambulatoriale, 7.858 per l’assistenza territoriale residenziale, 3.189 per l’assistenza territoriale semiresidenziale, 5.557 per l’altra assistenza territoriale e 1.151 per l’assistenza riabilitativa (ex. art. 26 L. 833/78).

Per quanto riguarda la natura delle strutture, sono in maggioranza le strutture pubbliche a erogare assistenza ospedaliera (51,4%) e altra assistenza territoriale (86,9%); di contro, sono in maggioranza le strutture del privato accreditato ad erogare assistenza territoriale residenziale (83,2%) semiresidenziale (71,7%) e assistenza riabilitativa (78,2%).

L’andamento dell’ultimo quinquennio

L’analisi dei dati relativi all’assistenza ospedaliera nel periodo 2016-2020 evidenzia un andamento decrescente sia del numero delle strutture di ricovero pubbliche (-3,9%), sia di quelle del privato accreditato (-0,8%). Per l’assistenza specialistica ambulatoriale si assiste a una diminuzione degli ambulatori e laboratori relativi sia a strutture pubbliche (-2,8%), sia a strutture private accreditate (-0,5%).

Andamenti divergenti si evidenziano tra gli erogatori pubblici e quelli privati accreditati sia per l’assistenza territoriale residenziale (-0,6% per il pubblico, +9% per il privato accreditato) sia per l’assistenza territoriale semiresidenziale (-7,5% per il pubblico, +9,4% per il privato accreditato).

Nell’ambito dell’assistenza riabilitativa ex art.26 L. 833/78 si osserva un incremento delle strutture (+2% per il pubblico, +4,3% per il privato accreditato). Infine per l’assistenza erogata da altre strutture territoriali, si rileva una diminuzione del 2,1% per le strutture pubbliche e un aumento dell’1,4% per le strutture private accreditate.

Assistenza sanitaria distrettuale: Mmg e pediatri

In media a livello nazionale ogni medico di base ha un carico potenziale di 1.238 adulti residenti, sebbene esistano notevoli differenze di carattere regionale. In particolare si evidenzia la Provincia Autonoma di Bolzano con 1.519 residenti adulti per medico di base. Nella PA di Bolzano tuttavia il numero massimo di assistiti si attesta a 2.000. In tutte le Regioni del Sud, il carico potenziale dei medici di medicina generale è inferiore al valore medio nazionale; la Regione Umbria in particolare registra il valore minimo di 1.043 assistiti per medico.

Il carico medio potenziale per pediatra a livello nazionale è di 883 bambini, con un’ampia variabilità territoriale: si passa da 771 bambini per pediatra in Sicilia a 1.207 bambini per pediatra nella PA di Bolzano. Tutte le Regioni sono comunque caratterizzate da una carenza più o meno accentuata di pediatri in convenzione con il Ssn.

“A fronte del carico potenziale dei medici di base (di medicina generale e pediatri), è possibile valutare il carico assistenziale effettivo, dato dal numero degli iscritti al Ssn (coloro che hanno scelto presso la Asl di competenza il proprio medico di base) per ciascun medico. Nella maggior parte delle Regioni tale indicatore evidenzia che il numero di scelte per medico di medicina generale è di poco inferiore al numero di adulti residenti per Mmg.

Il numero di scelte per pediatra è sempre inferiore al numero dei bambini residenti per pediatra. Tuttavia è in atto una tendenza di riduzione dello scostamento tra i due indicatori. Complessivamente il numero totale delle scelte è di poco inferiore al numero complessivo dei residenti. Per molti bambini l’assistenza di base continua ad essere erogata dal medico di medicina generale anziché dal pediatra” si legge nel rapporto.

L’assistenza ospedaliera

Nel 2020 l’assistenza ospedaliera si è avvalsa di 1.004 istituti di cura, di cui il 51,4% pubblici ed il rimanente 48,6% privati accreditati. Il 63,8% delle strutture pubbliche è costituito da ospedali direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie Locali, il 10,3% da Aziende Ospedaliere e il restante 25,7% dalle altre tipologie di ospedali pubblici.

Il Ssn dispone di circa 235 mila posti letto per degenza ordinaria, di cui il 20,2% nelle strutture private accreditate, 11.343 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (89,2%) e di 8.709 posti per day surgery in grande prevalenza pubblici (77,6%). A livello nazionale sono disponibili 4,3 posti letto per mille abitanti, in particolare i posti letto dedicati all’attività per acuti sono 3,7 ogni mille abitanti, con grandi disomogeneità territoriali. A livello nazionale i posti letto destinati alla riabilitazione e lungodegenza sono 0,6 ogni 1.000 abitanti, anche qui con una notevole variabilità regionale.

I reparti Covid

Infine, un focus del rapporto è dedicato all’emergenza Coronavirus che nel 2020 ha costretto il Ssn a una repentina riorganizzazione. A livello nazionale sono stati 1.905 (su 15.730) i reparti delle strutture pubbliche e del privato accreditato riconvertiti a ‘reparti Covid’ con un numero di posti letto dedicati pari a 48.168 (su un totale di 235.255), con grandi variazioni di carattere regionale.