Silvia Nencioni, Boiron Italia: foglietto illustrativo e registrazione dei farmaci omeopatici

Secondo Silvia Nencioni, Amministratore delegato e Presidente di Boiron Italia, filiale della multinazionale francese “avere le indicazioni terapeutiche sul foglietto illustrativo e sulle confezioni dei medicinali omeopatici rappresenterebbe un significativo aiuto per i pazienti oltre che una grande opportunità per i farmacisti: il fatto di avere informazioni chiare e precise faciliterebbe sicuramente il consiglio “al banco” di medicinali che, grazie alla loro innocuità e sicurezza, non prevedono in genere effetti collaterali o di interazione con altri farmaci, possono essere utilizzati da donne in gravidanza, anziani, pazienti politrattati e in età pediatrica”.

Silvia Nencioni

I medicinali omeopatici attualmente sul mercato godono di un’autorizzazione ope legis (per dettato di legge), la cui scadenza è fissata dall’AIFA al 31 dicembre 2015. A partire dal primo gennaio 2016 solo i medicinali omeopatici in possesso di un numero di Autorizzazione Immissione in Commercio e di un formale provvedimento autorizzativo potranno continuare ad essere commercializzati sul territorio italiano. “Dopo quasi 18 anni di attesa, afferma Silvia Nencioni AD e Presidente Boiron Italia, i medicinali omeopatici potranno essere regolarizzati attraverso una procedura semplificata, mentre fino a questo momento erano solo notificati.” La procedura, semplificata rispetto al rilascio di una prima autorizzazione, prevede che i dossier dei medicinali siano presentati entro il 30 giugno 2015 fornendo la documentazione necessaria a garantire la qualità e la sicurezza del prodotto omeopatico.

“Peccato solo che ci si sia trovati di fronte a un grosso ostacolo: i costi. In un primo momento, le tariffe per registrare i farmaci omeopatici sembravano essere 700 volte più alte rispetto a quelle originariamente previste. Un condiviso impegno delle aziende e delle associazioni del comparto ha fatto sì che si aprisse un processo di negoziazione con l’AIFA, che si è resa disponibile a dialogare su questo tema. Siamo quindi in attesa che queste tariffe siano modificate, anche perché, diversamente, il mercato degli omeopatici non potrà restare lo stesso: potrebbe esserci una disponibilità di farmaci inferiore a fronte di un aumento del loro prezzo. Tutto questo, purtroppo, a svantaggio del paziente che sceglie di curarsi con l’omeopatia.”

Chiara Romeo