Tempi rapidi per l’approvazione del Dpcm relativo all’aggiornamento dei LEA, che include anche la sindrome fibromialgica grave tra le malattie croniche e invalidanti a cui sarà attribuito un codice di esenzione, è l’augurio della Società Italiana di Reumatologia (SIR).
Con queste parole, Andrea Doria, presidente SIR ha descritto la sindrome fibromialgica:“Una malattia per lungo tempo non solo negletta ma considerata da alcuni persino immaginaria. Si tratta, invece, di una patologia molto dolorosa, dalle cause ignote e contro la quale non sono ancora state messe a punto terapie realmente efficaci.”
Doria ha poi fornito alcuni dati sullo stato della patologia: “In Italia ne soffrono circa due milioni di persone, soprattutto donne d’età compresa fra i 25 e i 45 anni. La fibromialgia è la terza malattia reumatologica più diffusa nel nostro Paese e rappresenta da sola il 20% di tutte le diagnosi che formuliamo nei nostri ambulatori”.
La Sir, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha istituito il registro italiano sulla malattia. Si tratta del primo progetto al mondo nel suo genere, come ricordato dal presidente Doria. L’iniziativa ha contribuito a quantificare la quota di pazienti più gravi che, in un futuro auspicabilmente non troppo lontano, avranno diritto ad accedere alle esenzioni.
“Oggi il nostro registro raccoglie dati su 10.360 pazienti da circa 60 centri di reumatologia di tutt’Italia”, ha aggiunto Fausto Salaffi, delegato dalla SIR per le malattie da dolore cronico e responsabile del registro. “Ci permette non solo di studiare la fibromialgia in tutti i suoi aspetti clinici e di monitorare l’efficacia delle cure, ma anche di identificare la quota di pazienti più gravi, che raggiungono determinati punteggi nelle scale internazionali di misurazione dell’impatto della malattia”.
“Ci auguriamo che l’iter del Dpcm di aggiornamento dei LEA proceda rapidamente verso l’approvazione finale” ha poi concluso il presidente SIR.