Solriamfetol, approvato il farmaco per ridurre la sonnolenza

La Commissione Europea ha approvato un nuovo farmaco indicato per ridurre l’eccessiva sonnolenza diurna negli adulti affetti da narcolessia o da sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Si tratta del solriamfetol, un inibitore selettivo della ricaptazione della dopamina e della noradrenalina

La narcolessia è una malattia neurologica cronica, che si manifesta con eccessiva sonnolenza diurna, ovvero con ricorrenti attacchi di sonno, a cui spesso si associa una perdita improvvisa del tono muscolare (cataplessia). Purtroppo, non esistono farmaci specifici per la sua cura. Le terapie farmacologiche disponibili mirano a ridurne i sintomi e a migliorare la qualità di vita dei pazienti che ne soffrono.

Innanzitutto, si consiglia ai pazienti di coricarsi sempre alla stessa ora e di dormire almeno otto ore per notte, in modo tale da dare regolarità al sonno notturno. Per prevenire la stanchezza si consiglia di fare diversi sonnellini della durata di 15 minuti nell’arco della giornata, di svolgere una regolare attività fisica e di adottare una dieta equilibrata, evitando i pasti troppo pesanti e gli alcolici. Accanto a questi comportamenti, il medico può prescrivere farmaci per stimolare il SNC, in modo tale da contrastare la sonnolenza, e farmaci per combattere la cataplessia (si veda la tabella sottostante).

Nuova opzione terapeutica a disposizione

Recentemente la Commissione Europea ha approvato Solriamfetol, un nuovo farmaco prodotto da Jazz Pharmaceuticals, indicato per ridurre l’eccessiva sonnolenza diurna negli adulti affetti da narcolessia o da sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Questo farmaco, che verrà commercializzato con il nome Sunosi®, è un inibitore selettivo della ricaptazione della dopamina e della noradrenalina. Di conseguenza, questi due neurotrasmettitori rimangono più a lungo nello spazio tra le sinapsi, favorendo la trasmissione degli impulsi tra le cellule del SNC e contribuendo ad aumentare concentrazione e vigilanza. La posologia indicata per le persone che soffrono di narcolessia è di 75 mg o 150 mg, una volta al giorno; per i pazienti affetti da sindrome delle apnee ostruttive del sonno è di 37,5 mg o 75 mg o 150 mg, una volta al giorno.

Gli studi clinici a supporto

La domanda di autorizzazione all’immissione in commercio si basa sui dati di quattro studi randomizzati inclusi nel programma di sperimentazione clinica Treatment of Obstructive sleep apnea and Narcolepsy Excessive Sleepiness (TONES). Solriamfetol è stato valutato in oltre 900 adulti con eccessiva sonnolenza diurna associata a narcolessia o sindrome delle apnee ostruttive del sonno.

Dalla sperimentazione clinica è emersa la superiorità del farmaco rispetto al placebo. Gli effetti indesiderati più comuni comprendono mal di testa, nausea e diminuzione dell’appetito. I più gravi e ricorrenti, invece, sono stati l’aumento della pressione sanguigna e palpitazioni.

Il trattamento deve essere effettuato e monitorato da un operatore sanitario esperto nella cura della narcolessia o della sindrome delle apnee ostruttive del sonno. La pressione arteriosa e la frequenza cardiaca devono essere valutate prima di iniziare il trattamento con solriamfetol, e monitorate periodicamente durante l’utilizzo, in particolare dopo un aumento della dose. Se un paziente presenta aumenti della pressione arteriosa o della frequenza cardiaca, non gestibili con una riduzione della dose del farmaco o altro intervento medico appropriato, si deve considerare l’interruzione del trattamento con solriamfetol.