Per molti, i capelli hanno un’importanza pari a quella della pelle e ne rispecchiano anche il carattere. Per questo, occorre individuare le varie anomalie che li colpiscono e trovare soluzioni adeguate al trattamento.
Spesso la capigliatura è stressata da shampoo troppo aggressivi, da lavaggi frequenti, dallo styling e dal colore, ma anche il cuoio capelluto può presentare problematiche fastidiose come la forfora, la seborrea e le dermatiti. Infine, si manifestano drammatici diradamenti quando le radici vanno incontro a variazioni dell’hair cycle clock, causando la caduta prematura.
È importante che il farmacista, quando si trova a dover consigliare un trattamento tricologico al proprio cliente, innanzitutto sappia effettuare un approfondito check up.
Una volta individuato il problema e le relative cause, occorre consigliare un trattamento nutri-cosmetico completo ed efficace.
Caduta
In caso di caduta, si parte innanzitutto con prodotti in fiale, lozione o mousse che agiscono inibendo la 5 alfa reduttasi (responsabile della sintesi del diidrotestosterone) o la lisilidrossilasi (responsabile della fibrosi della guaina connettivale che riveste la radice). Si riduce così l’azione degli ormoni androgeni sul follicolo, si previene l’atrofia del bulbo e si contrasta l’infiammazione.
In pratica, la fase di anagen si allunga frenando la caduta e facilitando la ricrescita. I principi attivi sono molecole o complessi brevettati, nati dalla ricerca scientifica dell’industria della cosmesi (ad esempio Aminexil e Biogenina), ma anche Serenoa Repens, Ajuga Reptans e altri ingredienti botanici. Fondamentale importanza hanno le vitamine, i sali minerali (ferro, zinco, rame e selenio) e gli aminoacidi, in particolare la cistina che presenta una elevata concentrazione di zolfo ed è la struttura portante della cheratina.
In casi severi, l’approccio farmacologico alla cura dell’alopecia androgenica è legato al Minoxidil, alla concentrazione del 2 – 5% in soluzione alcoolica.
La vendita complementare è sicuramente lo shampoo + il balsamo che non possono arrestare la caduta, ma, in caso di alopecia, il fusto viene compromesso dalla miniaturizzazione. Occorre quindi utilizzare uno shampoo delicato e specifico e un balsamo per favorire la pettinabilità.
Se c’è forfora
In caso di forfora, seborrea, cuoio capelluto irritato si consiglia uno shampoo per capelli grassi, antiforfora e uno shampoo d’alternanza lenitivo + il balsamo. Lo shampoo seboregolatore risponde all’esigenza di riequilibrare la produzione di sebo senza seccare eccessivamente il cuoio capelluto; quello anti-forfora contrasta la proliferazione della Malassezia ed elimina la forfora presente sul cuoio capelluto grazie ad agenti esfolianti, astringenti e regolarizzanti quali l’acido salicilico, Ortica, Rosmarino, Salvia, Menta, argilla e alghe marine.
Se invece il problema del cliente è legato solo al fusto e i capelli si presentano devitalizzati, spenti, secchi, senza volume si consiglia uno shampoo rinforzante + un balsamo e maschera ristrutturanti che contengano attivi in grado di penetrare in profondità. La maschera ha una funzione curativa, dona ai capelli forza e luminosità e non bisogna applicarla insieme al balsamo, infatti, quest’ultimo, aiutando a chiudere le cuticole, impedirebbe alla maschera di penetrare bene nel capello.
Durante la posa della maschera si consiglia di avvolgere i capelli in una pellicola trasparente, per fare in modo che il calore faciliti la penetrazione dei principi attivi. La posa deve essere di almeno 10 minuti; non usare la maschera quotidianamente perché potrebbe appesantire i capelli.
L’integrazione
Nel protocollo tricologico non deve mai mancare un integratore alimentare. Si consiglia quando i capelli cadono o risultano deboli e fragili a causa di cambiamenti fisiologici o squilibri ormonali. Molteplici sono i componenti dei prodotti presenti sul mercato: antiossidanti (licopene, thè verde, semi d’uva, resveratrolo, flavonoidi, Goji, cardo mariano), vitamine (B, E, C, biotina), minerali (zinco, rame, ferro, silicio, selenio), aminoacidi solforati (cisteina, metionina, cistina, arginina, taurina), aminoacidi essenziali (omega 3, 6, 9, olio di pesce, olio di semi di Ribes nero, di lino, di Enotera, ornitina), collagene, ac. ialuronico, Reishi, Serenoa Repens, Ajuga Reptans, Galeopsis.
Gli integratori anticaduta da consigliare alla donna in menopausa sono formulati a base di isoflavoni e fitosteroli da Soia fermentata che inibiscono l’attività del DHT occupandone il recettore e svolgendo attività estrogenica.
Per combattere la forfora si consigliano i probiotici. Come per tutti gli integratori, è necessaria l’assunzione almeno per 3 mesi. Importante è quindi, per il farmacista, rivalutare il comparto tricologico impegnandosi nel check up, nel consiglio e nella vendita abbinata per assicurare i migliori risultati al cliente/paziente e favorire lo scontrino lungo.
Si possono presentare i seguenti sei casi problematici:
- alopecia androgenetica uomo
- alopecia androgenetica donna in menopausa
- telogen effluvium lieve(stagionale), acuto e cronico
- forfora, seborrea, irritazioni del cuoio capelluto
- capelli devitalizzati, spenti, secchi
- pediculosi


