Tumore colon retto, continua la campagna nazionale di sensibilizzazione

È partita da Palermo la tappa siciliana #iRUN2, la campagna nazionale di sensibilizzazione alla prevenzione e allo screening del tumore colon retto.

corsa

La campagna è promossa dall’associazione no profit Podisti da Marte, dall’Osservatorio Nazionale Screening (Ons) e dal Gruppo Italiano Screening Colorettale (GISCoR), e vede il contributo di Roche e il sostegno de La Gazzetta dello Sport.

«L’iniziativa coinvolge attivamente cittadini, personaggi dello sport, dello spettacolo, della politica e del giornalismo. Attraverso la metafora della corsa e il divertimento valorizziamo l’impegno sociale. Da ciò trae linfa #iRUN2, che promuove la prevenzione attiva e invita le persone a muoversi per la prevenzione», ha spiegato Giovanna Cardella di Podisti da Marte.

La campagna, che ha preso il via a fine 2015 da Milano, dopo aver toccato Lombardia e Campania arriva dunque ora in Sicilia: la tappa è stata inaugurata a Mondello, con l’evento “Missione Marziana”, una corsa e una passeggiata sensibilizzatrici organizzate in collaborazione con TecnicaSport e ACSI-Associazione Centri Sportivi Italiani della Sicilia occidentale.

«Lo screening di questa tipologia di tumore rientra in un programma di sanità pubblica offerto gratuitamente ai cittadini nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 69 anni. Le ASL spediscono regolarmente gli inviti al domicilio e le persone che intendono aderire al programma ritirano il kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci nei punti convenzionati con i servizi di prevenzione. Grazie a questo semplice test da effettuare a casa, è possibile intercettare la malattia in fasi precoci, o di individuare i precursori del cancro, comunemente definiti polipi», ha spiegato Elio Mattei del consiglio direttivo GISCor.

«In Sicilia, nel 2015, sono state inviate 525.000 lettere di invito a effettuare l’esame di screening, ma solo il 16% dei cittadini invitati ha effettivamente sostenuto l’esame», ha ricordato Gabriella Dardanoni, dirigente presso il dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato salute.

«Le attività di prevenzione costituiscono uno dei principali impegni di questo assessorato, come può dimostrare il recente piano di prevenzione, con cui alle attività di prevenzione sono stati destinati circa 15 milioni di euro», ha dichiarato Baldo Gucciardi, assessore per la salute della Sicilia.

Il rischio di ammalarsi di cancro al colon retto aumentare con l’avanzare degli anni, e diventa significativo a partire dai 50 anni di età. #iRUN2 si propone però di sensibilizzare anche la popolazione più giovane. Tutti possono sostenere la campagna, attraverso la pagina Facebook iRUN2, che contiene informazioni sulla malattia, su come prevenirla e sulle attività correlate alla campagna.

«Da azienda leader nel settore oncologico, sentiamo la responsabilità di promuovere la prevenzione e sensibilizzare i cittadini sull’importanza dello screening del tumore del colon retto, sponsorizzando un progetto che ci auguriamo possa aiutare il nostro Sistema Sanitario a raggiungere un altro importante traguardo nel settore della prevenzione oncologica», è il commento di Maurizio de Cicco, amministratore delegato di Roche SpA.

Il tumore del colon retto è una delle forme di cancro più diffuse al mondo, con oltre 1,2 milioni di nuovi casi diagnosticati e più di 600 mila morti ogni anno. «In Italia costituisce un tumore tra quelli a maggiore incidenza nella popolazione con quasi 52.000 diagnosi stimate per il 2015. Se individuato precocemente, può essere ben curato. Nello stadio iniziale l’intervento chirurgico, eventualmente associato a chemioterapia, è in genere risolutivo. In caso di malattia metastatica è necessario un trattamento farmacologico, che consiste nella tradizionale chemioterapia in combinazione con farmaci biologici, tra cui le terapie mirate in grado di interagire con processi vitali delle cellule tumorali come l’angiogenesi. L’avvento di questi farmaci ha contribuito a raggiungere, in molti casi, l’obiettivo controllare la malattia», ha commentato Vincenzo Adamo, professore ordinario di oncologia medica all’università di Messina; direttore di UOC Oncologia Medica AO Papardo di Messina e coordinatore regionale Sicilia per AIOM-Associazione italiana oncologia medica.