Sotto la presidenza di Marco Cossolo, Federfarma quest’anno ha raggiunto un traguardo atteso a lungo, per ben 26 anni: la firma della Convenzione farmaceutica da parte della Conferenza Stato-Regioni che regola il rapporto tra le farmacie pubbliche e private e il Servizio sanitario nazionale.
Di fronte a questo successo, le domande sono tante e spaziano dalla soddisfazione per i risultati ottenuti ai benefici che potrebbero derivare per i cittadini e per i farmacisti stessi dall’applicazione della nuova normativa, pensata per adeguarsi alle nuove esigenze di assistenza sanitaria territoriale e all’evoluzione vissuta dalla farmacia in questi anni. Tutti quesiti che abbiamo posto direttamente al presidente Cossolo.
Presidente, la Convenzione è finalmente realtà.
Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto finalmente l’accordo per la nuova Convenzione farmaceutica, un rinnovo atteso da molto tempo che segna un’importante svolta per l’assistenza sanitaria di prossimità, rafforzandola. La Convenzione dà piena attuazione alla Farmacia dei servizi con regole chiare e uniformi, ponendo particolare attenzione ai bisogni di salute degli anziani, dei malati cronici e delle persone fragili. Infatti, assicura ai cittadini un accesso facile ed equo ai farmaci prescritti dal Servizio Sanitario Nazionale su tutto il territorio, comprese le aree rurali o periferiche; garantisce la continuità terapeutica, grazie al supporto professionale del farmacista che verifica aderenza e corretto utilizzo delle terapie; offre assistenza di prossimità prevedendo e disciplinando l’erogazione di servizi in telemedicina, di test con prelievo di sangue capillare, la somministrazione di vaccini, le attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e le attività di partecipazione e collaborazione ai programmi di medicina preventiva, di informazione e di educazione sanitaria.
Quali sono stati i principali attori impegnati nella realizzazione di questo risultato epocale?
Sono stati mesi di duro lavoro portati avanti insieme ad Assofarm, Azienda Speciale Farmacie Comunali e alla Sisac, Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati. Dobbiamo ringraziare inoltre il Governo Meloni, in particolare il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il Sottosegretario Marcello Gemmato, ma anche il Presidente della Conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga e il Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità Marco Alparone, che, evidentemente, hanno creduto e credono nel ruolo delle farmacie quali presidi sanitari di prossimità che operano sempre a vantaggio della collettività come parte integrante del Servizio sanitario nazionale.
La nuova Convenzione consentirà la piena attuazione della “Farmacia dei servizi” con regole chiare e uniformi su tutto il territorio nazionale.
La Convenzione serve proprio a questo: a fornire linee guida chiare e omogenee per la concreta attuazione della Farmacia dei servizi, specificando e dettagliando le fasi procedurali dell’esecuzione dei test e i requisiti logistico-sanitari per eseguire i servizi. Tutto questo a tutela della salute del cittadino.
Tra i principali risultati del lavoro svolto da Federfarma, c’è l’avere riportato in farmacia una serie di importanti farmaci prima distribuiti in modo diretto da ospedali e aziende sanitarie locali, con grave disagio per molti pazienti o per i loro famigliari e caregiver. Avete avuto riscontri da parte di associazioni di pazienti per questo accesso facilitato?
Il trasferimento di alcune categorie di farmaci (come, per esempio, le gliptine, necessarie per il trattamento del diabete) dalla fascia A-PHT alla fascia A, previsto dalla Legge di Bilancio 2024, si è dimostrato una misura di successo. Innanzitutto, per i benefici che comporta nei confronti dei pazienti diabetici: consentire ai cittadini di trovare subito in farmacia i medicinali di cui necessitano per convivere con la loro patologia cronica facilita loro la vita, in quanto evita spostamenti inutili e lunghi tempi di attesa. Il 13 marzo, il Ministero della Salute ha organizzato un convegno per fare il punto a un anno dall’entrata in vigore della norma. Dall’incontro è emerso che il trasferimento delle gliptine ha altresì garantito un risparmio per il SSN di oltre 9 milioni di euro. Le farmacie hanno distribuito 2 milioni di confezioni di farmaci a centinaia di migliaia di pazienti diabetici, specialmente anziani e fragili, che possono ora trovare immediatamente disponibili i medicinali di cui hanno bisogno nella farmacia sotto casa. Questi ottimi risultati dimostrano che si è intrapresa una giusta direzione. È previsto a breve l’annuncio delle prossime categorie di farmaci che verranno trasferite dalla fascia A-PHT alla fascia A.
Federfarma Nazionale ha lavorato intensamente per realizzare collaborazioni utili con importanti associazioni di cittadini e pazienti al fine di stimolare e aiutare le farmacie a svolgere in pieno il loro naturale ruolo di presidio sanitario di prossimità impegnato nella diffusione della cultura della prevenzione. Quali progetti pilota sono in corso con Cittadinanzattiva?
Quella con Cittadinanzattiva è una collaborazione di lunga data, da poco rafforzata attraverso il rinnovo del protocollo d’intesa, siglato lo scorso 26 febbraio in occasione della presentazione del VII Rapporto annuale sulla farmacia. La sinergia con Cittadinanzattiva valorizza appieno il ruolo sociosanitario svolto dalla farmacia sul territorio nazionale, in particolare nelle aree interne, dove spesso la farmacia è l’unico presidio territoriale del SSN. Siamo sempre in ascolto dei bisogni dei cittadini: lo testimoniano le campagne realizzate insieme a Cittadinanzattiva attualmente in fase di svolgimento. “Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme” è un’iniziativa volta a sensibilizzare i cittadini sul tema dell’obesità e sui rischi a essa connessi, attraverso la somministrazione di un questionario in farmacia e la diffusione di materiale informativo. “Cuore in farmacia” è un progetto sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari nelle donne giunto alla sua seconda edizione, e prevede il coinvolgimento delle farmacie di sei regioni italiane nella valutazione del rischio cardiovascolare delle pazienti attraverso l’effettuazione di un elettrocardiogramma gratuito in telemedicina, la somministrazione di un questionario, la misurazione dell’indice di massa corporea (Body mass index, BMI) e del profilo lipidico.
Un altro importante progetto di Federfarma rivolto alle donne è “Menopausa, la guida”, ideato per abbattere barriere culturali, tabù e credenze errate diffondendo informazioni e conoscenze medico-scientifiche volte ad aumentare la consapevolezza del proprio corpo e dei suoi cambiamenti in questa fase della vita.
Il progetto “Menopausa, la guida” nasce più di un anno fa dall’esigenza di contrastare tabù ed errate convinzioni su un periodo fisiologico della vita delle donne. Realizzato da Studiomaker con la collaborazione di Federfarma, si avvale del supporto scientifico della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli di Roma e comprende una serie di video-guide sui diversi aspetti della menopausa. Il progetto prevede, inoltre, la formazione dei farmacisti attraverso dei corsi accreditati ECM, per rendere le farmacie punti di riferimento per le donne in cerca di consigli o informazioni sui temi della menopausa.
Anche quest’anno Federfarma Nazionale ha promosso la campagna di raccolta fondi e sensibilizzazione sui tumori infantili e adolescenziali, rilanciata ogni febbraio in occasione della Giornata Mondiale dell’Oncologia Pediatrica. Il progetto nasce dalla collaborazione con la Fondazione Veronesi. In che modo le farmacie italiane aderenti hanno dato il proprio appoggio?
Da molti anni Federfarma è al fianco di Fondazione Veronesi e AIRC per la divulgazione di campagne di informazione e sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca oncologica. Un impegno costante che testimonia la responsabilità sociale connaturata alla farmacia.
Parliamo dell’agenda di Federfarma per il presente e il prossimo futuro.
Dopo il raggiungimento dell’importante traguardo del rinnovo della Convenzione farmaceutica, non resta che continuare a lavorare per offrire servizi sempre più rispondenti ai bisogni di salute dei cittadini con modalità e standard uniformi su tutto il territorio nazionale.
Cittadinanzattiva: il VII Rapporto annuale sulle farmacie
L’edizione di quest’anno è stata realizzata grazie alla partecipazione di 1600 farmacie e 1200 cittadini con l’intento di fotografare l’evoluzione del settore in Italia, ponendo particolare attenzione ai servizi innovativi, alla distribuzione dei farmaci e alle sfide del sistema. I dati sono stati raccolti da settembre a dicembre 2024. Tra i risultati più interessanti c’è l’aumento del numero delle farmacie coinvolte nella sperimentazione della Farmacia dei Servizi. Nei primi tre anni di rilevazioni, il dato oscillava intorno al 60%, mentre negli ultimi due anni è stato superato il 70%. È in costante ascesa anche l’adesione delle farmacie a iniziative di screening per prevenire il tumore del colon-retto o per individuarlo precocemente: si passa dal 18% del 2018 al 78,8% del 2024. Tra i servizi offerti, la telemedicina è l’area in maggiore espansione: nel 2018 solo il 10% delle farmacie partecipanti erano attrezzate per offrire il telemonitoraggio della pressione arteriosa, mentre nel 2024 il dato supera il 70%. Analogamente la telecardiologia passa dal 28% al 76,5%. Cresce la diffusione del servizio CUP, dal 63% del 2018 al 79,1% del 2024. C’è margine di miglioramento, invece, nel monitoraggio dell’aderenza alle terapie. I farmacisti che hanno partecipato ai programmi di supporto sono ancora pochi (28,3%) e più della metà di loro (51,9%) segnala ostacoli burocratici. Un’altra area che meriterebbe di essere rafforzata nel futuro è quella relativa ai servizi di supporto all’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
Il Protocollo d’intesa tra Cittadinanzattiva e Federfarma
Cittadinanzattiva e Federfarma hanno siglato il rinnovo del Protocollo d’intesa che lega le iniziative delle due associazioni intorno a cinque obiettivi per contribuire al miglioramento del Servizio Sanitario Nazionale:
- promozione della salute, prevenzione e screening, con particolare attenzione alla medicina di genere;
- monitoraggio e miglioramento dei servizi offerti, utilizzando strumenti partecipativi come l’Audit Civico® delle Farmacie per valutare e ottimizzare l’offerta ai cittadini;
- produzione di report e analisi, come il Rapporto Annuale sulla Farmacia;
- sviluppo della partnership su scala nazionale, regionale e locale;
- valorizzazione del ruolo sociale e sanitario delle farmacie di comunità, soprattutto nelle Aree Interne.