Da Assosalute un vademecum per superare al meglio il ‘lato oscuro’ delle feste

Le due settimane tra Natale e l’Epifania sono tradizionale occasione per lasciarsi un po’ andare ai peccati di gola e alla frenesia da acquisti e preparazione di cenoni e veglie della Vigilia. Lo stress aumenta e, complice anche il clima freddo, non è infrequente la comparsa di piccoli disturbi, soprattutto a carico del tratto gastrointestinale.
Per aiutare a superare questi disagi, Assosalute (l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, che fa parte di Federchimica) ha preparato un vademecum che offre consigli su come affrontare l’arrivo del nuovo anno con allegria e in salute. All’Associazione fa anche capo il portale Semplicemente Salute, sul quale le persone possono trovare molte risposte alle proprie domande in tema di salute.

A Natale niente stress e occhio alla gola

Le feste natalizie possono rappresentare per molte persone un periodo particolarmente stressante, a seguito dei mille impegni e di un senso di ‘costrizione’ nell’organizzare tutti i rituali del Natale. Il consiglio degli esperti di Assosalute è in questo caso quello di puntare alle attività che fanno sentire più a proprio agio, che hanno più senso e significato per la singola persona. Può essere anche una buona idea inserire nella lista di cose da fare, tra acquisiti e preparazioni culinarie, anche dello spazio per momenti di relax tutti per sé. Attività come la lettura, un po’ di sport, i giochi con figli e nipoti, la compagnia degli amici aiutano a stemperare lo stress e recuperare un po’ di energia.
Dare valore al cibo e non sprecarlo sarebbe la buona regola per non eccedere, con il rischio di accumulare i classici chili in più. Mangiare il giusto, senza ‘pasticciare’, e prediligere il gusto di stare in compagnia contribuisce al benessere fisico e mentale. Del tutto inutile, inoltre, è pensare di usare il digiuno per contrastare gli eccessi delle molte abbuffate, l’effetto ottenuto sarebbe quello contrario di farci sentire più fame del solito. L’indicazione degli esperti è di cercare di evitare i cibi troppo elaborati, e limitare il consumo alcol, insaccati e intingoli. Una dieta equilibrata ricca di vegetali, fibre e legumi, rimane il golden standard anche durante i cenoni di Natale e Capodanno!
Lo stesso vale anche per i dolci tipici del periodo: basta un pezzetto di panettone o torrone, senza esagerare per non gravare su una digestione già messa a dura prova. Il consiglio è di gustare i dolci, nelle giuste quantità, a colazione o a merenda. Il cioccolato, poi, dovrebbe essere di buona qualità e andrebbe consumato con moderazione, per non affaticare la digestione e non correre il rischio di possibili reazioni allergiche. Lo stesso dicasi per i brindisi con le bollicine: l’importante è limitare le quantità di alcolici e ricordare di bere sempre molta acqua, almeno due litri al giorno.

Mantenersi attivi è importante

Dopo molti mesi di lavoro, può essere forte la tentazione di oziare sul divano durante tutte le vacanze, davanti a tv e videogiochi. Muoversi! è l’imperativo degli esperti di Assosalute: molto meglio fare tante passeggiate all’aria o fare un po’ di sport (senza esagerare per chi di norma è sedentario, per non incorrere in incidenti come slogature, cadute o strappi muscolari).
Se si sono seguiti i consigli sopra riportati, si è cercato di mangiare troppo e ci si è mantenuti attivi, la digestione non dovrebbe presentare eccessivi problemi, al limite solo un leggero affaticamento. In caso di problemi più seri, è sempre opportuno consultare il medico o chiedere consiglio al farmacista.
Il cibo avanzato dopo il pranzo di Natale andrebbe sempre conservato in frigorifero, in contenitori a chiusura ermetica; i cibi conservati a temperatura ambiente non andrebbero consumati, onde scongiurare intossicazioni alimentari anche lievi, dopo che siano rimasti a temperatura ambiente per 2 o più ore. Particolare attenzione deve essere prestata ai cibi contenenti uova, che si degradano molto velocemente se lasciati in ambienti caldi.

Come gestire i viaggi e l’influenza stagionale

Molte persone scelgono di passare al caldo le ferie natalizie: la protezione contro il sole è sempre importante, anche d’inverno. In caso di viaggi in paesi esotici è anche importante portarsi dietro un kit di primo soccorso e tutti i farmaci che si assumono abitualmente. La necessità di particolari vaccinazioni può essere venirificata presso la Asl o il proprio medico curante, come pure le limitazioni all’uso di certi farmaci. L’alimentazione del paese in cui si viaggia può essere molto diversa da quella abitualmente seguita e, aggiunta alle diverse condizioni igieniche, potrebbe mettere a dura prova l’intestino: il consiglio è di consumare sempre bevande in bottiglia, per scongiurare il rischio di infezioni intestinali e dissenteria.

L’influenza è la malattia tipica del periodo invernale, la cui diffusione può essere facilitata dalle basse temperature, dai passaggi repentini dal caldo al freddo e dagli abbracci e i baci per i tradizionali scambi di auguri. Coprirsi naso e bocca quando si starnutisce o tossisce e lavarsi spesso le mani sono consigli di buon senso per limitare la diffusione dei virus influenzali e para-influenzali nell’ambiente circostante. Attenzione anche a non coprire troppo i bambini quando escono all’aperto, l’effetto potrebbe essere quello contrario a quanto desiderato. Sarebbe anche opportuno non scoprirsi troppo velocemente se le temperature esterne aumentano: vestirsi a strati rimane sempre la soluzione migliore in questa stagione.
In caso d’influenza, qualche giorno a letto rimane sempre la cura migliore, evitando il contatto con le persone fragili che possono far parte della famiglia (bambini sotto i due anni di età, malati ed anziani). Alimentazione leggera, bere molta acqua e qualche farmaco sintomatico ove necessario possono aiutare a rimettersi in forma velocemente. Prima di assumere qualsiasi farmaco, anche di automedicazione (riconoscibili dal bollino rosso col sole che ride presente sulla confezione) è sempre bene leggere con attenzione il foglietto illustrativo e in caso di dubbio, rivolgersi al farmacista o al proprio medico di fiducia.