Nell’illustrare le linee programmatiche del Dicastero alla X Commissione del Senato, il neo Ministro della Salute Orazio Schillaci ha dichiarato la propria intenzione nel sostenere e promuovere qualsivoglia iniziativa possa consentire alla farmacia di erogare servizi, facilitando all’intera popolazione la possibilità di trovare nel presidio una prima risposta alle domande di salute

È ormai ben noto e unanimemente riconosciuto l’importante lavoro svolto dalle farmacie nel corso della pandemia, rimanendo aperte, spesso con orari prolungati, anche nelle settimane più difficili del lockdown e, successivamente, effettuando tamponi e vaccini anti-Covid-19.

Un lavoro che è stato riconosciuto anche recentemente dal neo Ministro della Salute, Orazio Schillaci che, nell’illustrare le linee programmatiche del proprio Dicastero alla X Commissione del Senato, ha dichiarato «È mia intenzione sostenere e promuovere ogni iniziativa che, in modo sistematico e a regime, possa consentire alla farmacia di erogare i servizi da mettere a disposizione del pubblico, in modo che tutta la popolazione possa trovare una prima risposta alle proprie domande di salute. In tale direzione va vista la disposizione di cui all’articolo 95 del ddl Bilancio per il 2023, ma ritengo che ormai i tempi siano maturi per rivedere a regime il sistema di remunerazione delle farmacie e dell’intera filiera, che da anni deve essere aggiornato».

Il Ministro ha quindi espresso parole di stima nei confronti della farmacia proprio per l’importante lavoro svolto nella fase pandemica Covid-19: «Nel corso della gestione della fase pandemica, le farmacie hanno garantito un indispensabile servizio a tutela del diritto alla salute dei cittadini».

Il ringraziamento di Federfarma

Nel ringraziare per le parole del Ministro, il presidente di Federfarma, Marco Cossolo si è così espresso, come riportato dalla Federazione: «Siamo soddisfatti che il Ministro abbia recepito l’istanza di Federfarma di riformare la remunerazione delle farmacie e dell’intera filiera. Questo conferma come l’articolo 95 del ddl di Bilancio possa essere propedeutico alla riforma della remunerazione già da tempo in cantiere. Ringraziamo anche il sottosegretario Marcello Gemmato per aver contribuito a far comprendere che il cambio di modello di remunerazione incentiva il farmaco equivalente e sostiene le farmacie a più basso fatturato. Rappresenta quindi una necessità non solo per le farmacie, ma anche per i cittadini».