Il farmacista del futuro è chiamato a integrare conoscenze tradizionali e innovazione scientifica per offrire un approccio più completo ed inclusivo alla salute.
Il convegno “Etnomedicina e Epigenetica: il ruolo del Farmacista verso una nuova visione della Salute” organizzato dalla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia ETS nell’ambito di Cosmofarma Exhibition 2025 esplora l’interconnessione tra medicina tradizionale, influenze ambientali e modulazione epigenetica, sottolineando il ruolo chiave del Farmacista nella personalizzazione del consiglio e nel supporto alle terapie che ogni individuo deve seguire e che possono subire influenze di varia natura, anche legate alle differenze di etnia.
Attraverso il contributo di esperti, verranno approfondite nuove prospettive sulla prevenzione e il trattamento delle patologie, ponendo le basi per una farmacia sempre più orientata alla medicina su misura e alla cura personalizzata.
Durante il convegno abbiamo intervistato Emanuela Ambreck, Medical projects coordinator della Fondazione Francesca Rava che ha illustrato una nuova visione della professione farmaceutica: più consapevole, inclusiva e personalizzata. Un approccio che intreccia cultura, scienza e impegno sociale per rispondere alle sfide di una società sempre più multietnica.
Il farmacista come ponte tra culture e salute
In un’Italia sempre più multietnica, il farmacista non si limita alla dispensazione di farmaci, ma diventa figura chiave nella comprensione delle diversità culturali e sociali. Come sottolinea Ambreck, «un individuo è diverso non solo per età o sesso, ma per provenienza, condizioni socio-economiche, e background culturale». Comprendere queste differenze è il primo passo per offrire una “salute su misura”.
Antropologia medica: conoscere per curare
Al centro del dibattito, il valore dell’antropologia medica: una disciplina che studia come le culture influenzano la percezione della salute e della malattia. Secondo Ambreck, il farmacista deve considerare la persona nella sua interezza, come parte di una famiglia e di un contesto. Anche in pochi minuti, chi lavora in farmacia può cogliere dettagli preziosi, specialmente se i clienti sono abituali. Questo approccio empatico può fare la differenza.
Epigenetica e nutraceutica: strumenti per la personalizzazione
Nel convegno si è parlato anche di epigenetica, disciplina che studia l’influenza dell’ambiente sul DNA. Il farmacista può avere un ruolo fondamentale nella promozione della salute attraverso integratori e prodotti nutraceutici adattati alle caratteristiche individuali. «Una medicina personalizzata deve considerare la genetica ma anche gli stili di vita», afferma Ambreck.
Tradizioni e saperi popolari: una risorsa da valorizzare
Un altro aspetto evidenziato è la medicina tradizionale, spesso portata in farmacia da persone di altre culture. Esempi come l’uso di piante officinali poco conosciute dimostrano la ricchezza dei saperi popolari. Per Ambreck, «non si può svalutare questo patrimonio: conoscerlo è un atto di rispetto e apertura verso l’altro».
La salute come strumento contro la povertà
Fondazione Rava considera la medicina su misura anche un mezzo di contrasto alla povertà sanitaria. Da qui, quindi, la necessità di investire sulla tutela e sul benessere dei bambini attraverso il progetto “In Farmacia per i Bambini”.
Nel 2025, la tredicesima edizione di tale iniziativa si terrà dal 13 al 20 novembre nelle farmacie aderenti in tutta Italia! In oltre 10 anni di raccolta farmaci e prodotti baby care e attività di sensibilizzazione per i diritti dei bambini nelle farmacie abbiamo raggiunto un risultato straordinario: più 2 milioni di prodotti raccolti e consegnati a case famiglia, comunità per minori, centri di accoglienza in Italia, agli ospedali in Ucraina, all’Ospedale Saint Damien in Haiti e a presidi medici a Gaza.
Formazione e nuove iniziative
Ambreck conclude con un appello: «I farmacisti sono per noi alleati fondamentali, non solo in ‘Farmacie per i bambini’ ma in tutte le nostre attività». In quest’ottica si inserisce anche “Beauty for Good”, una nuova iniziativa benefica lanciata in occasione dei 25 anni della Fondazione. Con una donazione simbolica, è possibile scegliere un mix di 5 prodotti messi a disposizione da aziende partner, e il ricavato sarà destinato a progetti di sostegno all’infanzia in Italia, Haiti e in America Latina.