È nato uno strumento pratico per supportare i farmacisti bergamaschi nella gestione delle carenze e delle indisponibilità di farmaci.

Il nome del progetto è “We Care” e ha l’obiettivo di fornire indicazioni chiare sulle azioni da intraprendere in diversi scenari come ad esempio, carenza nazionale, indisponibilità locale, soluzioni galeniche o importazioni, favorendo il confronto e il supporto reciproco tra colleghi.

«La carenza di farmaci è una criticità ormai sistemica, che richiede risposte coordinate e strumenti concreti. “We Care” nasce proprio per questo: aiutare i farmacisti a orientarsi, a comunicare con i pazienti e a garantire la continuità delle terapie», ha spiegato Davide Petrosillo, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bergamo.

La guida è incentrata sulle attività che si svolgono a livello locale per questo motivo, al momento, è consultabile dai farmacisti iscritti all’Ordine dei Farmacisti di Bergamo.

Tra gli obiettivi del progetto, vi è la promozione della continuità dell’assistenza territoriale favorendo la collaborazione sinergica tra farmacista e medico di medicina generale.

«Abbiamo voluto costruire uno strumento dinamico e vicino alla pratica quotidiana, che consenta ai farmacisti di agire tempestivamente nei casi di irreperibilità dei farmaci, tutelando la continuità delle cure e rafforzando il dialogo con i medici del territorio» ha sottolineato Arrigo Paciello, direttore del Servizio Farmaceutico Territoriale di ATS Bergamo.

l progetto mira a rafforzare il ruolo delle farmacie come presidi di sanità di prossimità. “We Care” si propone, infatti, di valorizzare il ruolo del farmacista nella tutela della salute pubblica, evidenziandone la capacità di contribuire attivamente alla continuità delle cure e alla gestione delle criticità sul territorio.

La guida sarà uno strumento in continua evoluzione, infatti, verrà aggiornata da ATS Bergamo con indicazioni operative, contatti utili e comunicazioni ufficiali

L’iniziativa è stata realizzata dall’Ordine dei Farmacisti di Bergamo, in collaborazione con l’ATS di Bergamo, con il supporto scientifico dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e il patrocinio di Federfarma Bergamo.

«Progetti come “We Care” sono buone pratiche che meritano di essere condivise a livello nazionale ed europeo. AIFA, che ha dato volentieri il proprio contributo scientifico alla guida, ne sostiene la diffusione nell’ambito delle reti istituzionali, a partire dal Tavolo Tecnico Indisponibilità e dalla Joint Action europea CHESSMEN», ha dichiarato Domenico Di Giorgio, dirigente AIFA.