Melazzini approfondisce il tema del tetto della spesa farmaceutica presso la Commissione Affari Sociali della Camera

Mario Melazzini, presidente dell’Aifa, esprime il cordoglio dell'Agenzia alle popolazioni che sono state colpite dal terremoto
Mario Melazzini

In questi giorni la Commissione Affari Sociali della Camera ha incontrato i responsabili dell’Agenzia italiana del farmaco nell’ambito dell’esame della conversione in legge del decreto-legge n. 50/2017 (disposizioni urgenti in materia finanziaria).

Mario Melazzini, presidente dell’Aifa, esprime il cordoglio dell'Agenzia alle popolazioni che sono state colpite dal terremoto
Mario Melazzini

È toccato al presidente Mario Marazziti aprire i lavori (qui il video) e dare la parola a Ida Fortino (responsabile dell’area strategia ed economia del farmaco) e Mario Melazzini (direttore generale). Quest’ultimo ha avuto modo di descrivere le ricadute del provvedimento rispetto a quanto previsto negli articoli 29 (flussi informativi delle prestazioni farmaceutiche) e 30 (altre disposizioni in materia di farmaci).

Monitorare meglio lo sforamento del tetto della spesa farmaceutica

In particolare il primo ha l’obiettivo di diminuire l’incertezza nella determinazione degli sfondamenti dei tetti di spesa grazie all’utilizzo dei dati della fatturazione elettronica incluso, dal 2018, il Codice di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) del singolo farmaco con il corrispondente quantitativo. Il secondo, invece, non fa altro che ribadire quanto già previsto nella determinazione AIFA sui criteri per la valutazione dell’innovatività, riconoscendo ai medicinali a innovatività condizionata il solo inserimento nei prontuari terapeutici regionali non ottenendo, dunque, i benefici previsti dal comma 403 della legge di bilancio 2017.

Ma l’audizione è stato anche un utile momento di confronto e alcuni parlamentari ne hanno approfittato per porre dei quesiti. Tra questi Giulia Grillo (M5S) e Donata Lenzi (PD). La prima ha chiesto di fare il punto rispetto al pay back per gli anni 2013-2015; la seconda ha ritenuto utile un approfondimento rispetto ai nuovi farmaci anti epatite.

Le risposte hanno messo in luce alcune criticità soprattutto rispetto alla definizione degli sforamenti dei tetti di spesa. In questo caso, infatti, le imprecisioni di calcolo hanno portato a «numerosi ricorsi» da parte delle case farmaceutiche che – a detta del DG AIFA – potrebbero veder soccombere l’Agenzia. Da mesi si sta lavorando a una soluzione definitiva, ma i vari soggetti interessati non sembrano ancora aver trovato un accordo che metta la parola fine alla vicenda permettendo, inoltre, di individuare una base di calcolo congrua per la definizione dei budget da assegnare alle aziende per gli anni 2016 e 2017 (di prossima pubblicazione sul sito AIFA).

Farmaci per l’epatite e classe di rimborsabilità

Rispetto alla negoziazione del nuovo farmaco pangenotipico della Gilead (Epclusa) Melazzini, dopo aver ribadito l’intenzione di mettere in fascia C i farmaci Sovaldi e Harvoni, ha affermato che il prezzo strappato nel corso della serrata trattativa oltre a essere tra i più bassi a livello europeo, ha permesso anche la contrattazione (al ribasso) dei trattamenti delle altre aziende.