Linee guida Gold 2017 per il trattamento della Bpco

Le maggiori novità delle nuove linee guida Gold 2017 per la diagnosi, la prevenzione e il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), recentemente pubblicate sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, riguarda la ridefinizione delle metodologie usate per la valutazione della patologia: l’indagine spirometrica è stata separata dalla valutazione dei sintomi, che permette l’inserimento del paziente in uno dei quattro gruppi “ABCD” tipici del progressivo evolversi della malattiapresentate linee guida Gold 2017 per la Bpco

Gli esperti della Global initiative for the diagnosis, management and prevention of chronic obstructive lung disease (Gold) coordinati da Claus F. Vogelmeier propongono che la suddivisione nei quattro raggruppamenti si basi unicamente sui sintomi dei pazienti e sulla loro storia di episodi acuti della malattia. Le linee guida discutono anche come scalare progressivamente la terapia farmacologica per ciascuno dei gruppi e suggeriscono che la stessa venga de-regolata nei pazienti che mostrano una remissione dei sintomi.

Oltre alla terapia farmacologica, le linee guida offrono una visione completa dell’intero iter del paziente che si confronta con questa diffusa patologia delle vie aeree, discutendo anche gli interventi non farmacologici che possono essere messi in atto nei vari stadi di progressione, quali la riabilitazione polmonare, l’esercizio fisico, l’ossigeno-terapia, le vaccinazioni, gli interventi di broncoscopia e chirurgia e le cure palliative e di fine vita. Gli autori hanno preso in considerazione anche le possibili co-morbidità e la corretta gestione della Bpco in tale evenienza.

Le principali indicazioni

Per quanto riguarda la terapia farmacologica, le linee guida Gold 2017 indicano che i farmaci broncodilatatori a lunga durata (beta-antagonisti Laba, anti-muscarinici Lama o entrambi) siano utilizzati per tutti i pazienti che abbiano episodi di dispnea non occasionale. La monoterapia inalatoria con corticosteroidi è invece sconsigliata, a favore di agenti di combinazione da usare nello scaling up del trattamento.

L’uso degli inibitori PDE4 è considerato dagli autori un trattamento aggiuntivo riservato ai pazienti con bronchite cronica e grave insufficienza respiratoria che non trovano giovamento con approcci terapeutici più semplici.

Le linee guida Gold 2017 sconsigliano, inoltre, l’uso di farmaci per l’ipertensione polmonare secondaria derivante dalla Bpco e l’uso dell’ossigeno-terapia per la maggior parte del pazienti. Quest’ultimo approccio dovrebbe essere riservato ai pazienti a rischio di grave ipossia a riposo.