Principi idratanti e lenitivi nei cosmetici per bambini

Le cure quotidiane per la cute del bimbo necessitano di prodotti cosmetici specificamente formulati, sia per la detersione sia per il trattamento. In quest’ultimo caso, le funzionalità richieste al cosmetico sono protezione, idratazione e funzione lenitiva, spesso abbinate.

cosmesi bambino

Le esamina dal punto di vista formulativo Reginetta Trenti, chimica e cosmetologa SICC (Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche). “Le paste per il cambio del pannolino, ad esempio, sono protettive e lenitive, perché creano una barriera sulla cute che la mantiene isolata dal bagnato e calmano eventuali irritazioni. Sono prodotti generalmente a base di ossido di zinco, utilizzato in concentrazioni tra il 10% e il 20% per ottenere l’effetto di barriera fisica. Al contempo è anche lenitivo e in parte batteriostatico”.

Potenziare l’effetto barriera e l’idratazione, lenire le infiammazioni e garantire una elevata protezione dalla proliferazione batterica sono necessità indispensabili dei cosmetici per bambini, viste le caratteristiche peculiari della cute infantile, riassunte dalla cosmetologa, che la differenziano da quella adulta: “Essendo in una fase di completamento del suo sviluppo, la pelle del bambino ha uno spessore epidermico inferiore, in particolare lo strato corneo è più sottile e con lamelle più piccole e meno coese; anche il derma ha uno spessore inferiore e la giunzione dermo-epidermica è meno intima e definita. Il pH spostato verso valori meno acidi conferisce una ridotta funzione tampone alla pelle infantile, ovvero una minore protezione acida anche contro le aggressioni microbiche, mentre la quiescenza della secrezione sebacea, dopo i primi tre mesi di vita e fino alla pubertà, la rende più soggetta a disidratazione e secchezza. Queste caratteristiche rendono meno efficiente la funzione barriera dell’epidermide, in particolare nel primo anno di vita”.

Parlando di protezione e idratazione, un principio usatissimo nei cosmetici per bambini è il pantenolo (vit. B5), prosegue Trenti, “che previene anche gli arrossamenti e promuove i processi riparativi cutanei. Altrettanto valido il bisabololo, derivato dalla camomilla; da questa si estrae anche l’apigenina, un flavonoide molto interessante per le proprietà lenitive. Molto frequente nei prodotti per bambini è l’allantoina, che ha proprietà antiarrossamento e riepitelizzanti. È presente anche negli estratti di aloe o di consolida, ma spesso è di sintesi.

Tra i principi idratanti, oltre alla sempre valida glicerina, abbiamo strutture polisaccaridiche come le mucillagini da malva o da altea o più semplici come la trimetilglicina, il trealosio o il sorbitolo; il beta-glucano per le sue proprietà filmogene può costituire un elemento di protezione fisica contro gli aggressori esterni”.

Dal punto di vista formulativo, “i protettivi fluidi sono per lo più emulsioni olio in acqua, di facile applicazione anche nei bambini più grandi”, spiega Trenti, “le paste sono più facilmente emulsioni acqua in olio o, talvolta, prodotti anidri, che hanno come veicolo burri vegetali, ad esempio il burro di karitè. Per gli ingredienti di origine vegetale usati nei paidocosmetici la qualità più importante è la purezza, ad esempio rispetto ai residui di pesticidi: dimostrare specifiche verifiche in tal senso potrebbe essere, per le marche, un fattore distintivo”.