Un milione di pasti: è questo l’obiettivo dell’iniziativa benefica promossa dall’azienda L’Erbolario in collaborazione con Banco Alimentare, organizzazione senza scopo di lucro che dal 1989 recupera in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero destinati alla distruzione perché non più commercializzabili.
Il diritto al cibo e la lotta allo spreco alimentare sono i valori cui s’ispira il nuovo progetto dell’azienda lodigiana, chiamato “Buoni un milione di volte”.
Del resto, per L’Erbolario la bellezza si fregia di un profilo etico. Daniela Villa, co-fondatrice della società, insieme al marito, Franco Bergamaschi, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa benefica, ha precisato che “la filosofia del marchio si fonda sul rispetto delle persone, sulla sostenibilità ambientale e sul made in Italy”. “Non abbiamo delocalizzato alcuna fase produttiva in paesi terzi”, sottolinea, “men che meno in quelli nei quali i diritti umani e i diritti fondamentali dei lavoratori sono calpestati”.
“Riteniamo che l’impegno sociale a favore di chi è meno fortunato”, ha affermato Franco Bergamaschi, “debba essere alla base del nostro operato. È su queste basi che è nato il progetto “Buoni un milione di volte2, dalla volontà di contribuire all’attività di Banco Alimentare, garantendo il diritto al cibo alle famiglie italiane più povere”.
A partire dal 14 giugno e fino al 14 novembre, all’acquisto di 2 prodotti di qualsiasi linea del marchio, L’Erbolario donerà un pasto a chi ne ha più bisogno, impegnandosi a devolvere a Banco Alimentare 70.000 euro.
Inoltre, ogni consumatrice che acquisterà i 2 prodotti potrà partecipare al concorso “Dona e Vinci”: al momento dell’acquisto la cliente riceverà un coupon per registrarsi al sito e partecipare all’estrazione mensile di 1 anno di spesa alimentare del valore complessivo di 5.200 euro.
Il vicepresidente di Banco Alimentare, Antonio Oliva, ha detto che è una “grande occasione condividere il progetto di L’Erbolario”. “Donare pasti a chi non ha di che sfamarsi”, ha proseguito “è in linea con lo spirito di Banco Alimentare, che, fin dalla sua nascita, ha la missione di contrastare lo spreco di cibo e sopperire ai bisogni di chi non riesce a fare la spesa”.
