Farmaci equivalenti, presentato il report di Assogenerici relativo al mercato italiano di settore per il periodo gennaio-settembre 2017

Assogenerici ha diffuso un report relativo alle cifre del mercato italiano del comparto farmaceutico per quanto riguarda i primi nove mesi del 2017. Si attesta innanzitutto a 1,57 miliardi (in prezzi ex factory) il valore delle vendite nel canale retail. Un dato interessante riguarda i farmaci equivalenti, che hanno rappresentato il 21,14% del totale del mercato retail a confezioni (canale farmacia) e l’11,87% a valori (Sell In – tutte le classi di farmaci), con una crescita dello 0,5% sia a volumi che a valori rispetto all’anno precedente.

A fronte dunque dell’arretramento registrato dal totale del mercato farmaceutico retail (-0,4% a unità; -1,4% a valori) e dai brand a brevetto scaduto (-1,4% a unità; -2,6% a valori), si evidenzia invece una crescita del segmento dei farmaci equivalenti (+3,7% a volumi e +6,5% a valori.

Per quanto riguarda i consumi di classe A nel periodo gennaio-settembre 2017 le confezioni rimborsate dal SSN sono diminuite dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2016 con una flessione del 7,5% nell’area dei prodotti ancora coperti da brevetto. Risulta in crescita invece il segmento dei farmaci a brevetto scaduto, in particolare degli equivalenti (+’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

L’analisi dei consumi per aree geografiche conferma poi un robusto ricorso agli equivalenti nel Nord Italia (35,2% del mercato a unità e 24,5% a valori) a fronte di una media Italia rispettivamente del 28,3% e 19,9%. I numeri più alti sono stati registrati nella Provincia Autonoma di Trento, dove è off patent l’80,5% delle unità dispensate dal SSN e il generico assorbe il 41,6% del totale. Seguono Lombardia (78,2%% e 37,6%), Emilia Romagna (81,0% e 35,1%), la Provincia Autonoma di Bolzano (78,3% e 33,9%).

La quota versata come differenziale di prezzo dai cittadini che hanno pagato di tasca propria per ritirare il brand al posto dell’equivalente ammonta a 817 milioni: l’incidenza maggiore a livello regionale si registra in Sicilia e nel Lazio, quella più bassa in Lombardia. Per quanto riguarda infine il canale ospedaliero, nei primi nove mesi dell’anno appena concluso i prodotti equivalenti hanno assorbito il 24,5% del mercato a volumi e il 5,8% del mercato a valori.