Scoprire l’impronta digitale del microbiota intestinale con un test, non invasivo, condotto su un campione fecale. Profilare la popolazione dei microrganismi presenti nel microbiota, e dunque il suo stato di salute, in condizioni di disbiosi come di eubiosi, consente di fare prevenzione verso possibili condizioni cliniche (metabolismo, ginecologiche, umorali, cardiovascolari, malesseri generali) o “terapia” tramite la correzione dello stile di vita, alimentare innanzitutto, alla comparsa dei primi sintomi di sofferenze dell’intero organismo, indice potenziale di un possibile disequilibrio anche a livello intestinale.

L’unicità del microbiota: una personalissima impronta digitale

La specificità del microbiota è una sorta di “carta di identità”, la cui popolazione batterica rappresentata per il 90% da Firmicutes e Bacteroidetes, è modulata dall’influenza a di vari fattori: stile di vita, abitudini alimentari, ambiente, prime comunità batteriche con la persona entra in contato alla nascita.

Una corretta struttura e funzionalità del microbiota, definita eubiosi intestinale, favorisce lo stato di salute e benessere dell’intero organismo, mentre disfunzioni del microbiota, alterato da cattive abitudini alimentari, stile di vita irregolare, malattie, stress, fumo, abuso di farmaci o assunzione di antibiotici possono indurre l’insorgenza (secondo studi recenti) oltre che di malattie infiammatorie croniche dell’intestino, anche di infezioni dell’apparato uro-genitali, obesità, diabete di tipo 1, patologie cardiovascolari, malattie autoimmuni, peggioramenti delle capacità cognitive e dell’umore.

Conoscere lo stato di salute del microbiota consente di mettere in atto interventi prima che si manifesti la disbiosi; valutarne lo stato di salute è possibile con une test specifico: Wellmicro.

Un test specifico

Wellmicro è un test su campione fecale che effettua un’analisi precisa e completa del microbiota intestinale utilizzando avanzate tecniche molecolari come il sequenziamento di ultima generazione (Next Generation Sequencing, NGS) e un innovativo metodo di analisi brevettato che codifica la composizione microbica in potenziale impatto su diversi ambiti della fisiologia dell’ospite. Con le informazioni ottenute mediante i test Wellmicro, il professionista può accompagnare il paziente in un corretto approccio nutrizionale e/o terapeutico, migliorandone lo stato di salute.

«Il test del microbiota intestinale – spiega Andrea Castagnetti, microbiologo, Direttore Generale e Co-fondatore di Wellmicro, spin-off dell’Università di Bologna nata nel 2015 – rappresenta un nuovo strumento utile ai professionisti per una accurata valutazione diagnostico-terapeutico, che sempre più tende a focalizzarsi sulle caratteristiche individuo-specifiche della persona. Il Gut Test di Wellmicro ricostruisce la composizione microbica del campione avvalendosi di innovativi strumenti bioinformatici come database proprietari per l’assegnazione tassonomica e pipeline brevettate per l’interpretazione funzionale. Ovvero, partendo da un’affidabile profilazione tassonomica del microbiota se ne traduce la composizione nel possibile pattern metabolico risultante. Ciò permette di osservare quali aspetti della fisiologia dell’ospite possono essere impattati dal microbiota analizzato come, ad esempio, l’omeostasi immunitaria o l’asse intestino-cervello fornendo un’analisi quanto più completa possibile». Al temine del test viene stilato un report, consegnato al medico e/o al paziente, su cui attivare le necessarie “correzioni” per il ripristino dell’omeostasi intestinale.

Chi, come, quando fare il test

Potenzialmente tutti possono sottoposti al test: i bambini per pervenire la futura insorgenza di disturbi nel corso della vita come obesità, diabete e altri disordini metabolici, l’adulto per evitare o mettere in atto misure che contrastino la comparsa di molte patologie locali o sistemiche e/o disturbi che condizionano il benessere quotidiano, l’anziano per rallentare gli effetti dell’invecchiamento, mantenendo l’organismo in salute. Frequenti disturbi intestinali, del tratto uro-genitale, ma anche raffreddori, disturbi dermatologici come acne, dermatite, orticaria, sensazioni di malessere generale, alterazioni ormonali in perimenopausa e menopausa, difficoltà a perdere peso, sono possibili contesti in cui il test del microbiota intestinale può fornire risposte del problema a monte.

Facile all’uso, il kit di campionamento è dotato di tutto quanto necessario per la raccolta del campione fecale e l’esecuzione anche domiciliare da parte dello stesso paziente: si tratta, infatti, di un tampone munito di un liquido di conservazione che consente di cristallizzare il profilo del microbiota fino all’arrivo del campione a Bologna dove può esser spedito in autonomia anche dalla persona tramite apposita lettera di vettura.

Chi può consigliare il test? Il professionista della salute, medico di medicina generale, specialista, e farmacista. «Quest’ultimo – conclude Castagnetti – adeguatamente “formato” alla conoscenza della potenzialità del test, tramite webinar da noi organizzati, può offrire un importante counselling in un’ottica di servizio di eccellenza alla persona». Il test è disponibile, in farmacia, in due versioni: Wellmicro Gut Test per l’analisi della sola componente batterica intestinale e Wellmicro Gut Test Plus per l’analisi della composizione batterica e micotica intestinale.