Oltre la metà degli italiani, il 57%, ha fatto ricorso all’omeopatia nel corso della propria vita, con soddisfazione in più di 8 casi su 10. È quanto emerge dall’indagine “Omeopatia: conoscenza e utilizzo in Italia”, condotta da Harris Interactive, che ha focalizzato l’attenzione su comportamento e percezione degli italiani nei confronti dei medicinali omeopatici

Ben il 57% degli italiani, cioè oltre 1 su 2, nel corso della propria vita ha utilizzato medicinali omeopatici, con soddisfazione in oltre 8 casi su 10 (81%). A rivelarlo è l’indagine “Omeopatia: conoscenza e utilizzo in Italia”, condotta per Boiron, a ottobre 2022, da Harris Interactive, società specializzata in indagini di mercato a livello internazionale.

L’indagine

Realizzata con l’obiettivo di misurare la consapevolezza, la fiducia e comprendere il posto che l’omeopatia ricopre all’interno della medicina moderna e valutarne la sua percezione e il suo ruolo in futuro, l’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1.066 persone, di età pari o superiore a 18 anni.

C’è fiducia, ma serve maggiore informazione

L’indagine evidenzia che l’omeopatia è conosciuta e riconosciuta all’interno della medicina moderna: il 66% degli italiani ha espresso fiducia nella medicina omeopatica, il 77% ritenendola complementare alla medicina convenzionale. Resta tuttavia un gap di carattere informativo: l’86% del campione ha dichiarato di conoscere l’omeopatia, ma solo il 26% ha sostenuto di essere in grado di parlarne e spiegarla nel modo corretto.

«I dati evidenziano il bisogno di una maggiore comunicazione sull’omeopatia, importante affinché ci sia consapevolezza e quindi aderenza alla terapia – ha dichiarato il dottor Bruno Galeazzi, medico internista e presidente della Federazione italiana associazioni e omeopati italiani – Oggi i pazienti sono molto più informati e consapevoli rispetto al passato; per questo ritengo sia doveroso, da parte del professionista della salute, trovare il giusto approccio per informarli in modo adeguato. Noi come omeopati italiani, assieme alle altre associazioni che rappresentano questa categoria, stiamo lavorando insieme sulla comunicazione dell’omeopatia, per renderla comprensibile e accessibile a molte più persone».

Quale futuro per l’omeopatia

Dal sondaggio è emerso che 6 soggetti su 10 ipotizzano di ricorrere a medicinali omeopatici in futuro e questo per una serie di ragioni:

  • si tratta di prodotti naturali e quindi privi di effetti collaterali (57%);
  • consentono di non ricorrere a prodotti chimici (45%);
  • rappresentano un trattamento efficace (26%);
  • rappresentano un’alternativa migliore per la salute (24%).

Omeopatia e ruolo della farmacia

Tra quanti pensano di ricorrere ai medicinali omeopatici in futuro, quasi 1 su 2, il 45%, ha dichiarato che andrebbe a rivolgersi a un medico omeopata o a un medico generico per avere indicazioni, mentre ben il 40% chiederebbe direttamente al proprio farmacista. Il 72% degli italiani considera difatti la farmacia il luogo più idoneo per l’acquisto di prodotti omeopatici; inoltre, il 38% degli intervistati vorrebbe che l’omeopatia venisse proposta con maggiore frequenza dagli specialisti della salute e il 40% vorrebbe integrarla alle terapie convenzionali.

«Quanto emerge dall’indagine conferma un’evidenza che riscontriamo quotidianamente: sono molti gli italiani che scelgono di affidarsi all’omeopatia, una terapia umana, rispettosa dell’individuo e sicura, per trattare problemi di salute o per migliorare la qualità di vita in alcune specifiche circostanze – ha commentato Silvia Nencioni, amministratrice delegata e presidente di Boiron Italia – Questa indagine, inoltre, sottolinea alcuni elementi distintivi dell’omeopatia: è opinione condivisa che gli omeopatici siano medicinali sicuri ed efficaci, di cui viene anche apprezzata la naturalità e l’assenza di effetti collaterali. Un’opportunità terapeutica che consente, da parte dei professionisti della salute, una presa in carico globale di tutti i pazienti».